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Agricoltura 4.0: sempre più aziende vogliono investire nelle nuove tecnologie

Agricoltura 4.0: sempre più aziende vogliono investire nelle nuove tecnologie
  • PublishedGiugno 10, 2023

Un’indagine condotta dal Centro studi Tagliacarne su un campione di 800 imprese agricole con almeno 2 dipendenti ha rivelato che il 23% delle aziende agricole è pronto ad investire nelle tecnologie 4.0 entro il 2024, un notevole aumento rispetto al 4% registrato nel triennio 2017-2019.

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Tuttavia, nonostante il potenziale offerto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il 69% delle aziende del settore ha dichiarato di non volere o di non potere accedere a tali risorse, e solo il 16% si è già attivato in questa direzione. I principali ostacoli all’investimento nella transizione digitale sono i costi elevati delle tecnologie, citati dal 23% del campione, e la scarsa informazione sulle procedure per investire in tecnologie digitali, menzionata dal 21%.

Donne e giovani: gli imprenditori più orientati verso la sostenibilità

Curiosamente, le donne e i giovani si rivelano essere gli imprenditori agricoli più orientati alla sostenibilità. La metà delle imprese agricole sta già effettuando o pianifica investimenti in sostenibilità tra il 2022 e il 2024, con percentuali ancora più elevate (61% per le imprese guidate da donne e 55% per quelle guidate da persone sotto i 35 anni).

Per il 78% delle imprese intervistate, investire in sostenibilità rappresenta un’opportunità per il proprio business, mentre il restante 22% lo considera un vincolo. Tra i motivi principali che spingono le aziende verso investimenti sostenibili, il 47% è motivato dalla necessità di rispettare le normative nazionali ed europee, il 22% è guidato dalla consapevolezza dei rischi aziendali legati all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, e il 21% è motivato dalla ricerca di un miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale.

Tra i risultati ottenuti dalle aziende che hanno già investito in sostenibilità, si annoverano la riduzione dei rifiuti o degli scarti di produzione (63%), l’utilizzo di energie rinnovabili (47%) e il risparmio idrico (39%).

Passaggio generazionale: un problema per 1 azienda su 10 aziende

Inoltre, secondo i ricercatori del Centro Tagliacarne, il passaggio generazionale rappresenta solo un problema per una su dieci delle aziende agricole. Nel 59% dei casi, il ricambio generazionale non costituisce una preoccupazione, in quanto è già stato affrontato o non è ancora previsto. Il 45% delle imprese si trova ancora alla prima generazione, con percentuali più elevate nella silvicoltura (68%) e nel Sud Italia (59%). Mentre il 38% è alla seconda generazione e solo il 16% è alla terza o successive. Inoltre, più di due terzi dei giovani imprenditori agricoli hanno ereditato l’azienda anziché fondarla personalmente.

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