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Gli italiani hanno speso quasi 2 miliardi di euro in più per l’acquisto di bevande e alimenti

Gli italiani hanno speso quasi 2 miliardi di euro in più per l’acquisto di bevande e alimenti
  • PublishedGiugno 21, 2023

Gli italiani hanno speso quasi due miliardi di euro in più rispetto all’anno precedente per l’acquisto di alimenti e bevande, nonostante il volume degli acquisti sia effettivamente diminuito. Questa è la principale constatazione dell’ultima indagine dell’Osservatorio Ismea-NielsenIQ sulle spese alimentari domestiche del primo trimestre dell’anno.

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Il costo medio della spesa è aumentato dell’8,6%, segno che le famiglie stanno cercando di risparmiare, indipendentemente dal reddito o dalla regione di residenza. Nonostante l’inflazione stia rallentando annualmente, rimane elevata, soprattutto quando si tratta di alimenti, con un aumento del 12,6% certificato dall’Istat a marzo.

Le famiglie con gli adolescenti sono quelle che hanno fatto più sacrifici

Le famiglie con adolescenti sono quelle che devono fare i sacrifici più significativi. Nonostante l’aumento del loro costo della spesa sia inferiore al 2%, il volume dei loro acquisti è diminuito di quasi il 13%. D’altro canto, le famiglie giovani e gli anziani senza figli a carico hanno ridotto solo leggermente i volumi acquistati, ma con spese maggiori rispettivamente del 7% e dell’11%.

Analizzando la distribuzione dei canali di vendita, i discount, che raccolgono il 20% delle preferenze, registrano il maggiore divario tra l’aumento della spesa (+8%) e la diminuzione del volume degli acquisti (-8%). Questo conferma che le famiglie con un potere d’acquisto inferiore sono le più colpite dal costante aumento dei prezzi.

La spesa media è aumentata in tutti i settori merceolocigi

Osservando le varie categorie di prodotti, la spesa è aumentata in tutti i settori, con rilevanti incrementi per uova (+20%), latte e derivati (+18%), derivati dei cereali (+13%) e carni (+9%). Nel reparto frutta e verdura, la spesa è aumentata di oltre il 3%, con variazioni dei prezzi che possono essere correlate anche a fattori climatici.

Gli acquisti di oli vegetali sono cresciuti del 5%, ma questa crescita si confronta con un 2022 segnato da aumenti record, guidati dall’olio di semi (+52% per l’olio di girasole). Per quanto riguarda le bevande, l’aumento della spesa è dell’8,5%, dovuto principalmente alle bevande non alcoliche.

Infine, il settore dei prodotti ittici è stato guidato dal segmento del fresco (+2% in volumi) che, unitamente all’aumento dei prezzi, ha portato a un incremento della spesa del 6,7%; in contrapposizione, si registra un calo dei surgelati e delle conserve ittiche.

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