Decreto Omnibus: come cambiano prezzi e sconti nei negozi
Da oggi, 3 luglio, è in vigore il Decreto Omnibus, frutto della ricezione di una direttiva europea, che può rivoluzionare il settore dei prezzi e in particolare quello degli sconti. L’obiettivo del Decreto Omnibus che l’Italia ha varato è quello di evitare che ci siano dei finti sconti, che possono ingannare i consumatori.
Così questi ultimi potranno andare più sul sicuro sui prodotti scontati, adeguando anche le loro abitudini di acquisto.
Come si è arrivati all’introduzione del Decreto Omnibus
In realtà il Decreto Omnibus doveva entrare in vigore in tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione Europea già nel 2022. Nel nostro Paese ci sono stati dei ritardi, che comunque hanno preso in considerazione l’indagine che la stessa UE ha condotto prima di introdurre questa legge.
Infatti l’Unione Europea ha portato avanti un’indagine, mettendo in evidenza che molti consumatori rimangono completamente ingannati dalla percentuale di sconto. Molti degli acquirenti non si rendono conto se il prezzo pagato anche in sconto corrisponda veramente al valore del prodotto.
Facciamo un esempio per renderci meglio conto di che cosa vuol dire. Per esempio, se un prodotto tecnologico che vale 2.000 euro presenta lo sconto del 50% e quindi viene a costare 1.000 euro, non molti si rendono effettivamente conto se il prezzo scontato sia un buon prezzo o no. Ma il problema non riguarda soltanto i prodotti tech, visto che coinvolge molti settori.
Come cambiano adesso i prezzi col Decreto Omnibus
Il Decreto Omnibus vuole rivoluzionare questa “falsa percezione”, andando a modificare direttamente il Codice del Consumo. Infatti nel momento in cui viene applicato uno sconto devono essere riportati non soltanto il prezzo scontato e la percentuale di sconto, ma deve essere chiarito esplicitamente anche qual era il prezzo precedente che il venditore aveva applicato.
Il prezzo precedente è un concetto molto importante, perché si riferisce al prezzo più basso che un determinato prodotto è riuscito ad avere nei 30 giorni precedenti. Se i prodotti scontati vengono immessi in vendita da meno di un mese, il prezzo precedente si riferisce ad un tempo inferiore che il venditore deve indicare come periodo di riferimento.
Questo potrà portare ad avere dei riscontri più precisi, non soltanto negli acquisti che vengono fatti presso i negozi fisici, ma anche per i prodotti che vengono comprati online.