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Le vendite dei beni alimentari sono in calo a causa dell’inflazione

Le vendite dei beni alimentari sono in calo a causa dell’inflazione
  • PublishedLuglio 9, 2023

C’è uno strano fenomeno che riguarda le vendite dei beni alimentari. Infatti, come mette in evidenza l’ultimo rapporto dell’Istat, che si riferisce al mese di maggio, proprio in questo periodo le vendite anche dei beni di prima necessità sono diminuite. Una diminuzione che va tenuta sotto osservazione, visto che corrisponde al 3,8%.

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Di contro è salito il valore dei beni alimentari, perché si è assistito ad un aumento dei prezzi pari a +7,6%. Questi dati risultano ancora più significativi, se vengono confrontati con quelli dello stesso periodo del 2022. Ed è proprio nell’aumento dei prezzi che forse va ricercata la causa di ciò che sta succedendo.

Gli italiani comprano meno cibo

Se confrontiamo i dati relativi al maggio 2023 con quelli dello stesso periodo del 2022, ci accorgiamo perfettamente che gli italiani sembrerebbero avere la tendenza di comprare meno cibo rispetto a quanto non facessero un anno prima.

Ma perché si verifica questa tendenza? A quanto pare i prezzi dei beni alimentari negli ultimi tempi sono saliti di molto a causa dell’inflazione. È un fenomeno generalizzato che non vale soltanto per il nostro Paese. Infatti si è riscontrato, per esempio, che anche in Francia il volume delle vendite è crollato in seguito ad un rincaro dei prezzi.

Non si sa se poi tutto ciò corrisponda al fatto che gli italiani decidano di mangiare di meno o di evitare gli sprechi. Un dato però è certo, perché quando vanno a fare la spesa i nostri connazionali comprano meno cibi rispetto a quanto facevano nel 2022.

Chi interessa la diminuzione dell’acquisto di beni alimentari

È un dato comunque preoccupante, anche perché, da quanto sembra dalle indagini, ad essere interessate dal taglio dei cibi non sono le famiglie con reddito medio ed alto. Ci sono però delle famiglie in difficoltà che hanno preferito direzionare i loro soldi su altro, sacrificando tendenzialmente gli alimentari.

Il dato non va trascurato, anche perché l’industria alimentare è responsabile di un grande consumo di energia, determinato dall’utilizzo del freddo, dagli imballaggi, dalla trasformazione, dalla logistica su larga scala. Questo spiegherebbe l’inflazione a cui via via si sta andando, che spinge gli italiani a rivolgersi meno all’acquisto di beni alimentari.

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