Gli italiani sottoscrivono poche polizze assicurative: ecco perché

Dalle ultime indagini è emerso che gli italiani preferiscono affidarsi ad altre forme di risparmio piuttosto che puntare sulle polizze assicurative. Quando si trovano in difficoltà, i nostri connazionali, dai dati che sono emersi, preferiscono maggiormente fare ricorso alla liquidità che proviene dai conti correnti.

Non sono assolutamente predisposti ad affidare il rischio di imprevisti alle compagnie assicurative. L’indagine è stata svolta dall’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, il quale ha messo in evidenza che, a parte le RC auto, gli italiani sottoscrivono poche polizze che non sono obbligatorie.

Perché gli italiani sottoscrivono poche polizze

Sono vari i motivi che spingerebbero i nostri connazionali a sottoscrivere poche polizze assicurative. Gli esperti individuano soprattutto una poca consapevolezza sulle polizze e sul concetto di rischio. L’indagine infatti ha preso in considerazione vari fattori, come la conoscenza assicurativa, la logica che sta alla base dell’assicurazione, l’efficacia della comunicazione da parte dei consulenti e la fiducia che si ha verso le compagnie.

Attraverso un’analisi di tutti questi fattori si è visto così che è insufficiente la conoscenza di base, soprattutto per quanto riguarda alcuni elementi fondamentali, come il premio, il massimale e la franchigia. Soltanto il 13,9% sa che cosa significano questi fattori in maniera corretta.

Si è visto poi che ci sono delle differenze in base al titolo di studio, delle performance diverse per quanto riguarda il Nord, che appaiono migliori.

L’alfabetizzazione assicurativa e la mancanza di fiducia

C’è poi, secondo gli esperti, un problema che è più culturale in generale. Manca quella che potremmo definire come un’alfabetizzazione assicurativa, con gli utenti che si illudono di saperne di più, ma in realtà dimostrano una differenza di conoscenza e un divario tra ciò che credono di sapere e la realtà.

Incide anche la mancanza di fiducia spesso verso gli intermediari e verso il settore assicurativo in generale, soprattutto fattore importante i danni di immagine che alcune compagnie hanno subito a causa della crisi. Secondo gli esperti, le compagnie assicurative, per risolvere questo problema, più che orientarsi a tutti i costi sulla vendita dell’offerta, dovrebbero maggiormente prendere in considerazione i progetti di vita degli utenti e delle loro famiglie.