Il caldo minaccia l’economia e ha un impatto negativo sulle vendite al dettaglio
L’escalation della temperatura in tutta Italia ha portato a un fenomeno interessante: gli italiani stanno rinunciando a fare shopping nelle ore più calde del giorno, con un impatto significativo sulle vendite al dettaglio.
Le aziende associate alla Confesercenti riferiscono un generale calo delle vendite e un notevole cambiamento nelle abitudini di acquisto dei clienti. Secondo le ultime statistiche, sia i residenti che i turisti stanno ritardando i loro acquisti fino al tardo pomeriggio, in particolare dopo le 18:00.
Impatto negativo sul commercio su strada e nei mercati
Questo cambiamento di comportamento ha avuto un impatto negativo sul commercio di strada, in particolare nei mercati e nelle bancarelle all’aperto, che solitamente vedono la maggior parte del loro affare nelle ore diurne. Si segnalano cali nelle vendite fino al 30% rispetto al luglio precedente.
Anche il settore della ristorazione risente del caldo. I dehors e le aree all’aperto dei ristoranti, soprattutto nelle città del centro sud, sono meno utilizzati a causa delle temperature elevate. Inoltre, l’uso intensificato di condizionatori ha portato a un aumento del 7% nei consumi di energia, riducendo la spesa disponibile per altre voci.
Confesercenti consiglia di prendere misure per minimizzare esposizione dei dipendenti al calore
La Confesercenti sta cercando di mitigare l’effetto del caldo estremo sulle attività commerciali, incoraggiando i suoi membri a prendere misure preventive per minimizzare l’esposizione dei dipendenti al calore. L’associazione suggerisce pratiche come la rotazione del personale e la ricalibrazione degli orari lavorativi per evitare le ore più calde del giorno.
Tuttavia, la Confesercenti sottolinea che la cassa integrazione dovrebbe essere utilizzata solo come ultimo risorto. “Dobbiamo dare priorità a orari di lavoro flessibili, soprattutto nel settore del turismo“, ha concluso l’associazione.
Queste difficoltà si presentano in un momento cruciale per l’economia italiana, con un rischio stimato di 3,4 miliardi di euro di spesa a causa delle temperature elevate. La situazione pone sicuramente una sfida per le attività commerciali italiane.