News

Aumento dei prezzi costringe gli italiani a ridurre le spese: i risultati del report FragilItalia

Aumento dei prezzi costringe gli italiani a ridurre le spese: i risultati del report FragilItalia
  • PublishedAgosto 1, 2023

L’incubo dell’inflazione continua a gettare un’ombra minacciosa sulle famiglie italiane. Con l’avvicinarsi della stima provvisoria dell’andamento dei prezzi al consumo a luglio da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), i dati rivelano una situazione allarmante per l’economia domestica.

seo

Il 57% degli italiani riduce le risorse dedicate allo shopping

Il report “FragilItalia“, frutto di un’attenta analisi congiunta tra Area Studi Legacoop e Ipsos, offre uno sguardo penetrante sulla situazione economica delle famiglie italiane. I risultati del sondaggio, condotto su un campione rappresentativo di 800 persone di età pari o superiore ai 18 anni, mostrano che il 57% degli italiani si vede costretto a ridurre le risorse destinate allo shopping a causa dell’impennata dei costi.

La situazione è tutt’altro che rosea anche per altre spese essenziali. Il 53% delle famiglie sta cercando di ridurre i consumi di energia elettrica, il 51% sta tagliando le spese per attività culturali e di svago, mentre il 44% è costretto a limitare i consumi di gas.

Sempre più rinunce a causa dell’inflazione

Particolarmente preoccupante è il fatto che il problema dell’inflazione colpisce in modo ancora più pesante i ceti più deboli.

Nel ceto popolare, ben il 74% degli italiani si vede costretto a ridurre gli acquisti, il 71% è costretto a risparmiare energia elettrica, il 66% è costretto a rinunciare al piacere dello svago, e il 56% è costretto a fare i conti con l’aumento dei costi del gas.

Anche se si è registrata una leggera diminuzione rispetto alla precedente rilevazione, con una riduzione del 10% nell’energia elettrica e del 12% nel gas a livello medio complessivo, la situazione rimane critica per molte famiglie.

Attenzione anche alla spesa alimentare: eliminando l’acquisto di prodotti superflui

La spesa alimentare è un’altra area in cui le famiglie stanno cercando di adattarsi all’aumento dei prezzi dei prodotti. Il 51% degli intervistati ha ammesso di aver ridotto l’acquisto di prodotti superflui, mentre il 49% cerca di limitare gli sprechi di cibo.

Altri cittadini (46%) hanno cambiato le loro abitudini, preferendo acquistare prodotti in promozione, mentre il 42% sta cercando di fare scorte di prodotti scontati. Il 32% delle famiglie si sta dedicando a una vera e propria caccia al risparmio, cercando prodotti più convenienti, anche se non rientrano nella loro lista di acquisti abituali.

L’aumento dei prezzi fa cambiare le abitudini di consumo

L’aumento dei prezzi ha anche cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori. Gli acquisti nei discount sono aumentati del 29%, poiché sempre più persone cercano di risparmiare sulle spese quotidiane. Al contrario, si è registrata una diminuzione nella frequenza di acquisti negli altri canali, come negozi al dettaglio, piccoli supermercati, ipermercati e supermercati.

Infine, la “shrinkflation“, pratica controversa in cui le aziende riducono la quantità di prodotto nella confezione senza variarne il prezzo, è stata oggetto di giudizio negativo dalla maggioranza degli italiani. Il 41% la ritiene una truffa ai danni dei consumatori, mentre il 32% la considera una presa in giro ingiusta.

La situazione dell’inflazione mette a dura prova le famiglie italiane, che cercano soluzioni creative per far fronte alla crescente pressione economica.

È fondamentale che le istituzioni e i decisori politici prendano in considerazione questa sfida e adottino misure adeguate per alleviare il peso sui cittadini e garantire una maggiore stabilità finanziaria nel paese.

Solo così le famiglie potranno sperare di superare questa difficile fase economica e puntare a un futuro più prospero.

seo