Leonardo: nuovo approccio alla gestione del tempo lavorativo: meno ore, ma pari risultati
Accordo in vista tra l’azienda e i sindacati per il contratto integrativo del triennio 2024-2026. Aumento della previdenza integrativa, e nuova polizza vita per il welfare.
Leonardo, leader italiano nella produzione industriale, si appresta a diventare un vero e proprio laboratorio per il concetto di lavoro a orario ridotto, mantenendo inalterata la produttività.
Questa innovazione avviene grazie al dialogo costruttivo con i sindacati, che sta delineando il nuovo contratto integrativo per gli anni 2024, 2025 e 2026. In quest’ottica, temi come premio, orario e welfare diventano essenziali per l’immagine di un datore di lavoro di qualità.
Questo è particolarmente rilevante per Leonardo, dato che nei prossimi due anni si prevede l’ingresso di circa 5.000 nuovi professionisti, tra cui ingegneri, data scientist, data analyst ed esperti di cybersecurity. Tutte figure molto richieste nel mercato del lavoro.
“È fondamentale proporre condizioni lavorative che rendano l’azienda più attraente e competitiva, in un’epoca in cui la sicurezza occupazionale non è l’unico criterio di scelta per i migliori talenti“, afferma Antonio Liotti, direttore delle risorse umane del gruppo.
Riduzione dell’orario anche nelle aree dove non è possibile fare smart working
Il dibattito sulla riduzione dell’orario di lavoro è attivo da mesi, con l’idea che i beneficiari possano essere le stesse persone che, dalla pandemia in poi, hanno beneficiato dello smart working.
Tuttavia, “Non possiamo dimenticare coloro che, lavorando in produzione, non hanno potuto beneficiare di questa possibilità. Per evitare ulteriori disuguaglianze, abbiamo deciso di focalizzare le nuove misure sul tempo di lavoro anche nelle aree in cui lo smart working non è applicabile“, spiega Liotti.
Soluzioni innovative per rimodulare l’orario di lavoro
Leonardo si impegna a esplorare soluzioni innovative per la rimodulazione dell’orario di lavoro, con l’obiettivo di ridurlo nelle realtà produttive.
Questo sarà realizzato in base a criteri e obiettivi preventivamente condivisi con i sindacati. “L’idea è quella di sperimentare in alcune aree produttive specifiche, con l’obiettivo di incrementare la produttività in cambio di una riduzione dell’orario lavorativo“, prosegue Liotti.
Nel contesto del rinnovo dell’integrativo, la questione salariale ha avuto un ruolo di primaria importanza. “Abbiamo deciso di affrontare immediatamente la questione economica, cercando soluzioni strutturali per contrastare l’erosione salariale causata dall’inflazione in atto da due anni“, afferma Liotti.
Oltre alla riduzione dell’orario di lavoro, si prevede un miglioramento del welfare aziendale. In particolare, si valuta l’introduzione di una polizza vita per tutti i dipendenti, un incremento della previdenza complementare e un miglioramento dell’assistenza sanitaria integrativa.
Questi tre pilastri, unitamente alla riduzione dell’orario di lavoro, rappresentano un passo importante verso un’azienda sempre più vicina alle esigenze dei suoi lavoratori.
