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Google: arriva la nuova funzione di sintesi degli articoli. Cosa succederà al mondo dell’informazione online?

Google: arriva la nuova funzione di sintesi degli articoli. Cosa succederà al mondo dell’informazione online?
  • PublishedAgosto 17, 2023

Quella che una volta era solo la tua finestra verso l’immensità della rete, il famoso motore di ricerca Google, si sta ora trasformando in un qualcosa di più sofisticato e rivoluzionario.

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Nuove risposte da Google alle ricerche degli utenti?

Le vecchie giornate di semplice navigazione verso contenuti su siti web esterni sono contate. Google, sotto l’ombrello di Alphabet, ha svelato la sua intenzione di evolversi con la presentazione della beta di “Search Generative Experience” (SGE), un passo avanti verso una macchina che non solo indirizza, ma elabora risposte autonome. Il potenziale di ciò? Cambiare il modo in cui vediamo e usiamo la ricerca online.

Nell’era delle scoperte nell’IA generativa, stiamo rinnovando l’essenza del motore di ricerca“, ha proclamato Alphabet nel suo blog.

Questa trasformazione mira a sfruttare la potenza dell’IA per creare risposte in tempo reale, pescando dalle immense profondità delle informazioni online.

AI mediatore tra utente e vastità di informazione

Ma come funziona esattamente questo nuovo processo? Allo stesso modo di famosi modelli di lingua come ChatGPT: la tecnologia raccoglie dati da vari siti web, formulando risposte dettagliate in coerenza con le query degli utenti. L’IA diventa un mediatore tra l’utente e la vastità delle informazioni, fornendo risposte rapide e dettagliate.

La nuova funzione, “SGE durante la navigazione“, è progettata per sintetizzare gli articoli del web, facendo risparmiare agli utenti il tempo e la fatica di leggere contenuti estesi. L’intenzione è chiara: dare agli utenti l’essenza delle informazioni più velocemente che mai.

Tuttavia, la rivoluzione porta con sé delle sfide. Gli editori, che tradizionalmente si sono appoggiati a Google per guidare il traffico verso i loro siti, potrebbero vedere una diminuzione dei click.

Con meno persone effettivamente dirette ai siti originali, emergono domande sull’evoluzione del paesaggio dei contenuti online. Justin Pot, columnist dell’Atlantic, ha persino suggerito che questa evoluzione potrebbe “divorare” il web come lo conosciamo.

Il dibattito è acceso: mentre Google avanza verso il futuro, cosa significa per l’integrità e la diversità delle informazioni online? La risposta, come molte cose nel mondo digitale, potrebbe essere in continua evoluzione.

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