Aziende

Il settore farmaceutico vale il 2% del PIL italiano e può crescere ancora

Il settore farmaceutico vale il 2% del PIL italiano e può crescere ancora
  • PublishedSettembre 4, 2023

L’Italia ha sempre avuto una storia ricca e variegata nel settore farmaceutico, ma il 2022 ha segnato un anno particolarmente distintivo per l’industria.

seo

Con un valore di produzione che ha superato i 49 miliardi di euro, l’Italia non ha solo dimostrato di essere un giocatore chiave nel panorama farmaceutico globale, ma ha anche rafforzato la sua posizione come hub per la ricerca e l’innovazione.

Un valore di 34,4 miliardi di euro considerando le forniture e i consumi indotti

Il recente Libro Bianco, realizzato dalla European House-Ambrosetti in collaborazione con Iapg e EuniPharma, getta luce su cifre impressionanti.

Con un valore aggiunto diretto di 10,7 miliardi di euro, che aumenta a 34,4 miliardi considerando anche le forniture attivate e i consumi indotti, l’industria farmaceutica italiana sta facendo la differenza.

Gli investimenti, al contempo, sono stati robusti. Complessivamente, l’industria ha investito 3,3 miliardi di euro nel 2022, con quasi la metà di questi fondi destinati alla ricerca e sviluppo (R&S). Questo evidenzia l’importanza che l’Italia attribuisce all’innovazione nel campo farmaceutico.

Competenze e diversità: la forza dell’Italia

Ciò che rende l’Italia unica nel panorama mondiale è la qualità e la diversità della sua forza lavoro. Oltre la metà degli occupati nel settore possiede una laurea, una percentuale che supera di gran lunga la media industriale. Ancora più impressionante è la rappresentanza femminile nel settore: ben il 44% in generale e un sorprendente 53% nella R&S.

L’Italia sul Palcoscenico Internazionale

Il ruolo delle multinazionali a capitale estero è stato cruciale per il successo dell’Italia. Queste aziende hanno avuto un impatto significativo, rappresentando quasi il 50% del valore aggiunto, il 74,4% delle esportazioni e impiegando oltre metà della forza lavoro del settore.

Ma con questi vantaggi arrivano anche sfide. Come evidenziato da Nicoletta Luppi, presidente di Iapg, c’è un urgente bisogno di ridefinire la governance della spesa farmaceutica in Italia, per mantenere l’attratività e la competitività del paese nel contesto internazionale.

Il 2022 è stato un anno di svolta per l’industria farmaceutica italiana. Con la sua forte forza lavoro, investimenti significativi in R&S e un ambiente favorevole all’innovazione, l’Italia ha tutte le carte in regola per continuare a crescere e prosperare in questo settore chiave.

Tuttavia, per mantenere questa traiettoria ascendente, sarà essenziale per il paese affrontare le sfide emergenti e continuare a investire nel suo futuro farmaceutico.

seo