Fallimenti in Risalita Dopo 18 Mesi di Calo: Le Difficoltà delle imprese
Per la prima volta da settembre 2021, i fallimenti in Italia tornano a risalire, con l’industria in primis a sentirne le ripercussioni.
L’aumento medio del secondo trimestre, rispetto allo stesso periodo 2022, è dell’1,5%, salendo però al 5,2% nell’area manifatturiera. Questo segnale di difficoltà, sebbene i numeri assoluti siano ancora sotto controllo, non può essere trascurato.
Le PMI sono tra le più colpite
Le PMI sono le più colpite, con un incremento nei fallimenti delle ditte individuali del 27.7%. Al contrario, le società di capitali registrano solamente un lieve aumento. Settorialmente, prodotti da forno, alberghi e attività all’ingrosso nelle costruzioni si trovano in condizioni particolarmente critiche.
Segmenti chiave della nostra industria, come le lavorazioni meccaniche e metallurgiche, e la carpenteria metallica, sono anch’essi in declino, probabilmente influenzati dagli effetti negativi del caro-energia.
Andrea Mignanelli, AD di Cerved, ha commentato: “Inflazione e rialzo dei tassi di interesse stanno colpendo in modo asimmetrico le imprese. Gestire situazioni di crisi avvalendosi di dati e tecnologia è sempre più fondamentale“.
Rallentamento economico e consumi in calo
Il trend di risalita dei fallimenti avviene in un contesto di rallentamento economico, con i consumi in calo e investimenti frenati. Geograficamente, Nord-Est e Centro guidano la crescita dei fallimenti, mentre altre regioni, come il Mezzogiorno, registrano un decremento.
Le liquidazioni volontarie sono in sensibile aumento, con costruzioni, servizi e industria che registrano i maggiori incrementi. Questa tendenza ha un impatto notevole sul mercato del lavoro, con 81mila addetti coinvolti.
A livello europeo, la situazione non è molto differente. Le dichiarazioni di bancarotta crescono per il sesto periodo consecutivo, con un aumento dell’8,4% rispetto al trimestre precedente.
In sintesi, mentre l’Italia inizia a risentire degli effetti del rallentamento economico, anche altri Paesi europei mostrano segni di difficoltà. Il quadro complessivo impone una riflessione sui meccanismi di sostegno alle imprese e sulle strategie per fronteggiare la crisi.