Le imprese del settore manifatturiero sono sempre più digitalizzate
Le aziende manifatturiere vivono un cambiamento profondo e multi-faccettato. Non solo si tratta di una crescita tangibile, ma anche di un’evoluzione culturale significativa, con l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale al centro dell’agenda.
Il settore manifatturiero, in particolare, sta assistendo a un deciso orientamento verso un modello di industria 5.0, umano-centrica.
Tale modello è concepito per essere al passo con le esigenze dei tempi moderni, ottimizzando la produttività e l’efficienza, riducendo gli sprechi, gestendo saggiamente le risorse e rispondendo attivamente alle necessità dell’ambiente e delle giovani generazioni.
Un’ulteriore conferma di questo cambio di paradigma proviene da dati recenti presentati dall’Osservatorio sull’industria manifatturiera, un’iniziativa congiunta tra Mecspe e MADE – Competence Center Industria 4.0, nell’ambito dell’evento “Il nuovo volto dell’industria manifatturiera” tenutosi durante la Milano Digital Week.
7 imprese su 10 hanno registrato una crescita digitale medio/alta nell’ultimo anno
La ricerca evidenzia che quasi sette imprese su dieci hanno registrato una crescita digitale media o alta nell’ultimo anno.
La sicurezza informatica e la robotica collaborativa sono tra i settori che hanno suscitato maggiore interesse, mentre l’intelligenza artificiale (IA) viene sempre più vista come un alleato fondamentale per il settore manifatturiero nel prossimo futuro, con un incremento del 67% di fiducia tra gli imprenditori.
Parallelamente all’adozione di tecnologie digitali, le aziende mostrano una crescente consapevolezza e impegno su tematiche di sostenibilità.
Questo orientamento green non è più appannaggio esclusivo delle grandi corporazioni, ma coinvolge anche le piccole e medie imprese (PMI).
Il livello di conoscenza e applicazione dei criteri ESG è in crescita, con una sensibilizzazione che riguarda il 46% delle imprese intervistate, un incremento del 10% rispetto al secondo quadrimestre del 2022.
Trovare risorse umane qualificate uno dei problemi principali per le aziende
Uno dei principali ostacoli rimane tuttavia la difficoltà nel reperire risorse umane qualificate. Questa carenza sta indirizzando le aziende verso strategie formative interne, con il 58% che investe nella formazione del proprio personale, mentre il 21% stabilisce partnership con istituti tecnici superiori (ITS), istituti di formazione tecnica superiore (IFTS) e università per coinvolgere i giovani talenti.
In termini di finanziamenti, gli incentivi statali per l’Industria 4.0 sono stati sfruttati dal 54% delle imprese, e si rivelano fondamentali per supportare i processi di innovazione, seppur non considerati ancora sufficienti.
Gli incentivi più richiesti sono quelli legati al credito d’imposta per beni strumentali finalizzati alla digitalizzazione e alla formazione 4.0.
Mecspe, obiettivo monitorare l’evoluzione delle imprese
Maruska Sabato, Project Manager di Mecspe, sottolinea che l’Osservatorio è nato oltre dieci anni fa con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione delle imprese in aree strategiche quali innovazione, sostenibilità e formazione.
L’immagine che emerge da questi dati mostra un’industria in trasformazione, sempre più attenta non solo all’innovazione ma anche alle persone e all’ambiente.
Il ruolo dei Competence Center, come quello di Made Competence Center, è cruciale nel supportare le imprese manifatturiere italiane, offrendo corsi di formazione su misura e soluzioni innovative per rispondere alle sfide quotidiane del settore.
Questo ecosistema favorisce lo sviluppo di soluzioni innovative e la trasformazione digitale delle imprese, rendendole più competitive e sostenibili.
La transizione verso un paradigma industriale più sostenibile e digitalizzato non è solo una necessità, ma una realtà sempre più concreta e diffusa nel tessuto produttivo italiano.
L’industria 5.0, con il suo approccio umano-centrico, rappresenta non solo il futuro ma anche il presente del settore manifatturiero nel nostro Paese.