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6 marketers su 10 in Uk credono che la segmentazione sia una pratica obsoleta

6 marketers su 10 in Uk credono che la segmentazione sia una pratica obsoleta
  • PublishedOttobre 12, 2023

È una domanda che si sta facendo molta strada nel settore del marketing: “La segmentazione dei consumatori è davvero un concetto obsoleto?“.

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Secondo una recente ricerca condotta da Treasure Data, sei professionisti britannici del marketing su dieci credono che sia così. Eppure, quasi tutti (il 96%) continuano a utilizzare questa tecnica nelle proprie organizzazioni.

I professionisti del Regno Unito: i consumatori hanno un comportamento sempre più dinamico

La ricerca ha intervistato 500 professionisti del marketing nel Regno Unito e ha rivelato che, nonostante la frequente revisione della segmentazione, molti trovano difficile raggiungere il proprio pubblico in modo efficace.

Questa sfida nasce dal cambiamento dinamico nel comportamento dei consumatori. La pandemia ha amplificato questa complessità, rendendo sempre più difficile raggruppare i consumatori in un segmento univoco.

Con l’avvento della digitalizzazione e la crescente disponibilità di informazioni online, le preferenze dei consumatori possono cambiare in un batter d’occhio.

C’è bisogno di un nuovo approccio al targeting

Il momento attuale richiede dunque, un nuovo approccio al targeting, basato non sulla tradizionale segmentazione demografica, ma piuttosto sulle “situazioni” dei consumatori.

Ma cosa significa esattamente “segmentare in base alla situazione“? Treasure Data definisce le “situazioni” come una mentalità momentanea che riflette l’umore, le necessità, le priorità e le circostanze attuali di un individuo.

E questa mentalità può fluttuare in base a diversi fattori comportamentali. Secondo l’indagine, i consumatori ad oggi sono in grado di oscillare tra mentalità quali: ‘Family Firsts’ ; ‘Safe shoppers’ , ‘Infrequent buyers’, ‘Purpose shoppers’ and ‘Seasonal Spikers’ in base alla situazione nella quale si trova.

Questo nuovo paradigma di segmentazione pone un’enfasi particolare sull’uso di dati proprietari per comprendere i consumatori in tempo reale.

La mancanza di una visione completa dei dati complica il targeting

Ma ci sono delle sfide anche in questo. Circa il 64% dei professionisti del marketing nel Regno Unito ritiene che la mancanza di una visione completa dei dati dei clienti ostacoli i loro sforzi di targeting. La fiducia è un altro ostacolo, ci sono molti consumatori che si rivelano riluttanti a condividere i propri dati con marchi di cui non si fidano.

Andrew Stephenson, direttore marketing EMEA e India di Treasure Data, sottolinea l’importanza dei dati proprietari. “I professionisti del marketing devono cercare di eliminare i punti ciechi dei dati e investire in misure di sicurezza dei dati“, afferma. Solo così si può raggiungere il “gold standard” del targeting: la segmentazione basata sulla mentalità e sulla situazione.

Una segmentazione basata sulla “situazione” potrebbe essere la chiave

Tuttavia, nonostante le sfide, la segmentazione basata sulla situazione e sul breve periodo potrebbe essere la chiave per raggiungere il pubblico nel mondo post-pandemico.

Mentre le strategie di segmentazione tradizionali potrebbero non avere lo stesso impatto di una volta, i marchi che sono in grado di adattarsi e innovare potrebbero trovare nuove opportunità in un panorama di marketing in continua evoluzione.

In conclusione, la segmentazione dei consumatori potrebbe non essere completamente obsoleta, ma sta sicuramente subendo una trasformazione.

Attualmente il comportamento dei consumatori è in costante mutamento, e per questo motivo i marchi devono essere pronti ad evolversi di conseguenza.

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