L’Unione Europea fa un passo coraggioso nella direzione della sostenibilità. A farne le spese saranno gli imballaggi monouso che, come svela il recente progetto di regolamento sul packaging (Ppwr), potrebbero diventare un lontano ricordo entro il 31 dicembre 2027.
Immaginate un mondo senza la piccola bustina di zucchero al bar, senza la confezione monodose di ketchup al fast food o il minuscolo shampoo offerto in hotel: questo è il futuro delineato dalle nuove proposte europee.
Non solo. Gli amanti del take-away dovranno rivedere le loro abitudini. Borracce e contenitori riutilizzabili diventeranno i nuovi compagni di pranzi e cene fuori casa, un piccolo sforzo per ridurre l’impronta ecologica.
Regole che porteranno a un cambiamento radicale nel mondo Ho.Re.Ca e del commercio
Per hotel, ristoranti e servizi di catering, l’adeguamento sarà ancora più radicale: la parola d’ordine sarà “riuso”. Stoviglie e utensili riutilizzabili diventeranno la norma, un ritorno al passato che sposa perfettamente le esigenze del futuro.
Se il Ppwr fosse adottato senza modifiche, come proposto dalla Commissione Ambiente lo scorso 24 ottobre, le sedute plenarie previste tra il 20 e il 23 novembre saranno animate.
La lotta contro gli imballaggi monouso (art. 22) e gli obiettivi di riuso (art. 26) saranno senza dubbio al centro del dibattito.
L’elenco delle proibizioni è lungo: addio a bustine, vaschette, vassoi e scatole per condimenti e salse nel mondo dell’ospitalità. Spariranno anche le reti, i sacchetti e i contenitori di plastica monouso per prodotti ortofrutticoli al di sotto di 1,5 kg. E gli hotel dovranno dire addio agli imballaggi monouso per prodotti cosmetici e per l’igiene sotto i 50 ml o i 100 g, a seconda che siano liquidi o solidi.
E potrebbe non essere tutto. Il “formato famiglia”, ovvero quegli imballaggi progettati per incentivare l’acquisto di più prodotti, è anch’esso sotto esame e potrebbe essere messo al bando.
Non solo restrizioni
L’UE punta anche al riuso attivo. Dal 2030, una bottiglia o lattina su cinque dovrà essere concepita per essere riutilizzata. E dal 2027, bevande vendute al bicchiere dovranno essere servite in contenitori riutilizzabili, mentre sempre più locali dovranno offrire la possibilità di riempire contenitori personali con bevande sfuse.
Il cammino dell’UE verso la sostenibilità si arricchisce di un altro tassello fondamentale. Mentre attendiamo gli sviluppi parlamentari, il mondo imprenditoriale si prepara a rispondere a questa sfida, che promette di ridisegnare il nostro rapporto quotidiano con gli imballaggi.