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Rinascita del settore alberghiero italiano: investimenti per oltre un miliardo di euro

Rinascita del settore alberghiero italiano: investimenti per oltre un miliardo di euro
  • PublishedNovembre 13, 2023

Nel contesto di una crisi economica che ha toccato numerosi settori, il settore alberghiero italiano mostra segni di una sorprendente rinascita post-Covid.

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Con investimenti che hanno già superato il miliardo di euro nei primi nove mesi del 2023, l’industria dell’ospitalità in Italia si dimostra non solo resiliente ma anche in grado di attrarre l’attenzione di operatori internazionali.

Le prospettive indicano la possibilità di chiudere l’anno con investimenti tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro, nonostante una certa cautela da parte degli investitori.

La recente vendita del Six Senses di Roma, da parte di Orion al gruppo Statuto per 245 milioni di euro, rappresenta l’ultima e la più significativa delle operazioni nel settore.

Questo affare ha stabilito un nuovo record italiano con un costo a camera di 2,4 milioni di euro. Altre operazioni di rilievo includono l’acquisto da parte di Oaktree di alberghi precedentemente posseduti da Castello Sgr e l’espansione di Palace resort, che ha acquisito il 100% di Baglioni.

Il mercato è in costante movimento, con attese anche per la cessione del 49% del gruppo Rocco Forte ai sauditi di Pif, Public Investment Fund.

Le zone interessate dagli investimenti: dalle città d’arte alle zone di villeggiatura estive e invernali

Le quattro città turistiche per eccellenza – Venezia, Milano, Roma e Firenze – continuano a dominare il mercato, ma c’è un crescente interesse per destinazioni secondarie come il Lago di Como, la Costiera Amalfitana, le Dolomiti, la Sardegna e la Sicilia. Particolare attenzione è rivolta a Cagliari, con l’apertura di hotel di charme come CasaClàt e il prossimo Tirso hotel.

Anche le località alpine, come Cortina d’Ampezzo, Courmayeur e Madonna di Campiglio, attraggono l’interesse, spinte dalle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026.

Il ritorno dei turisti dopo la pandemia ha rinforzato gli investimenti nel settore alberghiero

Uno studio di Cushman & Wakefield ha messo in luce la capacità del settore alberghiero italiano di recuperare rapidamente dalla crisi pandemica, tornando a livelli di occupazione del 2019.

I turisti americani sono tornati in forze, sostituendo in parte la domanda proveniente da Russia e Cina, e gli europei hanno prenotato vacanze anche fuori stagione, grazie a un clima estivo prolungato.

Il settore ha visto anche una crescita dell’Adr (Average Daily Rate), che ha superato i livelli del 2019 di oltre il 40% nel primo semestre del 2023. Questo incremento ha addirittura battuto l’inflazione generale in Italia.

L’interesse degli investitori si spinge verso nuovi concept alberghieri

L’interesse degli investitori non si limita solo al segmento di lusso, ma si estende anche a nuovi concept alberghieri di fascia medio-alta, ispirati allo stile di vita italiano.

Questi nuovi formati di ospitalità, che combinano food and beverage di qualità con intrattenimento e design innovativi, stanno emergendo come segmenti con grandi potenzialità.

Brand come LXR di Hilton, W ed Edition di Marriott stanno già aprendo nuove strutture in Italia, con una particolare attenzione a Milano e al Lago di Como. Anche il gruppo francese Experimental e il portoghese Aethos stanno espandendo la loro presenza in Italia.

Il mercato alberghiero italiano sta vivendo una fase di rinascita, caratterizzata da investimenti significativi e da un’innovazione continua nel concept di ospitalità.

Questo trend non solo rafforza l’economia italiana, ma contribuisce anche a consolidare la reputazione del Paese come destinazione di primo piano per il turismo di qualità a livello internazionale.

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