TikTok: anche il Nepal tra i paesi che hanno vietato il social network
L’app di social media cinese TikTok si trova di nuovo al centro di una controversia globale. Dopo le limitazioni imposte negli Stati Uniti, Canada e dalla Commissione europea, ora è il Nepal a lanciare un divieto esteso contro la popolare piattaforma, ma con motivazioni inedite.
Il caso unico del Nepal
Nel piccolo Stato asiatico, le autorità hanno giustificato il divieto di TikTok affermando che la piattaforma “danneggia l’armonia sociale” e “incoraggia la diffusione di messaggi d’odio”.
A differenza di altre nazioni, dove le preoccupazioni riguardano principalmente i metodi opachi di raccolta dati di ByteDance e la loro condivisione con le autorità cinesi, il Nepal mira a limitare la diffusione di contenuti pericolosi e illeciti.
Secondo il governo nepalese, oltre 1.600 crimini informatici legati a TikTok sono stati registrati negli ultimi quattro anni.
La decisione del governo nepalese ha sollevato controversie. Gagan Thapa, leader del Nepali Congress, critica il divieto come un soffocamento della libertà di espressione, sostenendo che una regolamentazione dei social media sarebbe preferibile a un divieto totale.
Divieti per motivi di sicurezza nazionale
Al di là del Nepal, diversi paesi hanno introdotto restrizioni sull’uso di TikTok tra determinate categorie di utenti, soprattutto tra i dipendenti governativi, per ragioni di sicurezza nazionale.
Gli Stati Uniti sono stati tra i primi a bandire l’app dai dispositivi di proprietà del Congresso e dei suoi membri nel dicembre 2022, con molti stati che hanno seguito questa direzione.
Anche le istituzioni europee, da febbraio, hanno rimosso l’app dai dispositivi dei loro dipendenti, con altri paesi europei, come Francia, Belgio e Danimarca, che hanno adottato misure simili. Paesi come Taiwan, Australia, Canada, Regno Unito e Nuova Zelanda hanno introdotto divieti simili.
Divieti totali in altri stati
Oltre al Nepal, altri paesi hanno imposto divieti completi su TikTok. In India, ad esempio, il Ministero dell’Informazione ha vietato l’app nel giugno 2020, considerandola una minaccia alla sovranità e alla sicurezza nazionale. L’obiettivo era quello di proteggere i dati personali dei cittadini e impedire la trasmissione e la conservazione di tali dati su server esterni all’India.
Anche in Indonesia e Pakistan, l’uso di TikTok è stato spesso sospeso, mentre in Bangladesh l’app è stata accusata di contribuire alla diffusione di materiale pornografico e pedopornografico, portando a frequenti divieti.
Mentre TikTok continua a essere un fenomeno globale con oltre un miliardo e mezzo di utenti in tutto il mondo, la piattaforma si trova di fronte a sfide significative.
Le preoccupazioni sulla sicurezza dei dati e l’impatto sociale dell’app stanno portando a un’ondata di restrizioni e divieti in vari paesi, segnando un momento cruciale per il futuro di TikTok.