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Direttiva Dac7: la normativa antievasione per chi vende online

Direttiva Dac7: la normativa antievasione per chi vende online
  • PublishedGennaio 3, 2024

Il mondo del commercio digitale sta affrontando una svolta significativa, con l’entrata in vigore di nuove regolamentazioni imposte dall’Unione Europea.

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La direttiva europea Dac7, un provvedimento chiave nel contesto fiscale europeo, sta imponendo ai gestori di piattaforme digitali, sia italiani che di alcuni paesi extra UE, di fornire dettagliate informazioni all’Agenzia delle Entrate riguardo le vendite e i servizi offerti attraverso i loro portali.

La prima scadenza per questa comunicazione è fissata per il 31 gennaio 2024, segnando un’importante pietra miliare nella lotta contro l’evasione fiscale e nell’incremento della trasparenza nel mercato online.

Una direttiva per adeguare le strutture fiscali alle realtà dell’e-commerce

Questa mossa normativa, delineata da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, rende effettiva la direttiva Dac7 nell’ordinamento italiano, attraverso il Dlgs 32/2023.

La direttiva mira allo scambio automatico di informazioni relative ai redditi generati da utenti che commercializzano prodotti o servizi tramite piattaforme digitali. Questa iniziativa è parte di un sforzo più ampio per modernizzare e adeguare le strutture fiscali alle realtà del commercio digitale.

L’ambito di applicazione della Dac7 è ampio, coprendo settori come l’e-commerce, l’affitto di beni immobili, la fornitura di servizi personali e le attività di noleggio di mezzi di trasporto.

Nonostante la vastità delle sue applicazioni, alcune categorie sono escluse dall’obbligo di comunicazione. Queste includono i grandi fornitori nel settore alberghiero e i “piccoli inserzionisti”, ovvero quei venditori che non superano determinate soglie di attività e guadagno.

Nuove responsabilità per chi gestisce e-commerce e piattaforme online

Per i gestori di piattaforme digitali, questa direttiva comporta nuove responsabilità e sfide. Sono tenuti a documentare e comunicare dettagliatamente le transazioni e i servizi forniti, garantendo così una maggiore trasparenza e legalità nel commercio online.

Inoltre, la normativa stabilisce che le informazioni raccolte debbano essere condivise con le autorità fiscali degli altri Stati membri UE, basandosi sulla residenza dei venditori, creando così un network informativo a livello europeo.

Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate definisce chiaramente contenuti, termini della comunicazione e regole applicabili, sia per i gestori residenti in Italia sia per i Foreign Platform Operator, ovvero i gestori stranieri non UE.

In questo nuovo scenario, i gestori di piattaforme sono chiamati a giocare un ruolo attivo nel contrasto all’evasione fiscale e nel supporto di un’economia digitale più equa e trasparente.

La direttiva Dac7 rappresenta un cambiamento significativo per il commercio digitale in Italia e in Europa, introducendo nuove regole e obblighi che riflettono l’evoluzione e la crescente importanza di una più stretta regolamentazione dell’economia digitale.

Con l’avvicinarsi della prima scadenza per la comunicazione dei dati, si apre un nuovo capitolo nella regolamentazione del commercio online, uno che richiede maggiore trasparenza e responsabilità da parte di coloro che operano in questo dinamico settore.

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