Il Sud Italia investe 3 miliardi su innovazione e tecnologie strategiche
Cinque regioni del Sud Italia stanno facendo una scommessa significativa su innovazione e tecnologia, destinando circa 3 miliardi di euro alla piattaforma europea STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), un progetto ambizioso che mira a promuovere tecnologie avanzate e strategiche per tutta l’Unione Europea.
L’Italia, infatti, è tra i principali sostenitori di questa iniziativa lanciata dalla Commissione Europea, che consente di reindirizzare fino al 15% dei fondi strutturali per promuovere settori tecnologici di punta.
Di questi fondi, circa metà arriva da nove regioni italiane, di cui cinque del Mezzogiorno: Sicilia, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna. Solo queste regioni del Sud hanno destinato oltre 2 miliardi di euro al programma, con l’obiettivo di trasformare il territorio in un polo tecnologico e di innovazione strategica.
La proposta di STEP è stata accolta con entusiasmo dalle regioni italiane. In particolare, la Sicilia ha stanziato 615 milioni di euro, seguita dalla Campania con 581 milioni, la Puglia con 471 milioni, la Calabria con 264 milioni e la Sardegna con 166 milioni.
Il Programma Nazionale Ricerca e Innovazione del Ministero del Made in Italy, che supporta specificamente le regioni meridionali, ha inoltre destinato 558 milioni di euro al progetto, a testimonianza di un impegno significativo per lo sviluppo di tecnologie chiave come digitale, biotecnologia e energie pulite.
Tecnologie per il futuro del Mezzogiorno
La piattaforma STEP offre la possibilità di rafforzare settori strategici, suddivisi in tre aree principali: tecnologie digitali avanzate, tecnologie pulite ed efficienti e biotecnologie.
L’obiettivo è sviluppare una base tecnologica solida che supporti progetti come il decennio digitale europeo 2030, i programmi multinazionali e le tecnologie deep tech, garantendo una crescita sostenibile e competitiva.
Le tecnologie digitali, ad esempio, sono al centro degli investimenti in Calabria, con 264 milioni di euro destinati a progetti innovativi come il distretto ICT di Cosenza, che vede la presenza di aziende leader come NTT Data e Lutech, entrambe impegnate ad ampliare le proprie strutture e competenze sul territorio.
La Campania, d’altro canto, ha scelto di puntare sul quantum computing, investendo circa 100 milioni di euro in questo settore, riconoscendo il potenziale di questa tecnologia nel risolvere problemi complessi in tempi ridotti.
La regione sta pianificando un bando unico per sostenere le imprese coinvolte nella cosiddetta “Quantum Valley”, con particolare attenzione ai settori farmaceutico e aerospaziale, nonché alle scienze della vita.
Questo approccio flessibile permette di accedere a incentivi e sovvenzioni per progetti ad alto potenziale, rendendo la regione una protagonista in un’area di ricerca altamente specializzata.
I vantaggi di aderire a STEP: opportunità e nuove strategie
STEP offre vantaggi significativi per le regioni partecipanti, aprendo i fondi strutturali europei a grandi imprese e coprendo il 100% delle agevolazioni per le imprese senza necessità di cofinanziamento nazionale.
Questa misura è particolarmente vantaggiosa per il Sud Italia, che ha l’obiettivo di attrarre investimenti privati per accelerare l’utilizzo dei fondi disponibili, spesso sottoutilizzati. Inoltre, i progetti che aderiscono a STEP possono beneficiare di un prefinanziamento fino al 30%, e di un aumento del 10% delle sovvenzioni regionali per ogni progetto ammesso.
Questo meccanismo elimina la necessità di verifiche intermedie, permettendo un rapido avanzamento verso i risultati finali.
Per il settore pubblico e privato, questa piattaforma rappresenta un’occasione di sviluppo senza precedenti. STEP, infatti, è compatibile con una vasta gamma di programmi europei come Horizon, InvestEU e i fondi per la difesa, aprendo così molteplici vie di finanziamento per tecnologie d’avanguardia che possono rilanciare l’economia locale e creare nuovi posti di lavoro.
Innovazione e attrazione di talenti: i poli tecnologici del Sud
Il Mezzogiorno, con il supporto di STEP, sta anche valorizzando poli tecnologici già esistenti. A Catania, per esempio, il settore della microelettronica continua a svilupparsi con investimenti mirati, mentre a Cosenza, grazie al distretto ICT e alla collaborazione con l’Università della Calabria, si stanno creando centri di ricerca che attraggono nuovi talenti e aziende internazionali.
Recentemente, NTT Data ha annunciato l’apertura di un laboratorio sull’intelligenza artificiale a Cosenza, che impiegherà circa 500 nuovi occupati, e Lutech prevede di raddoppiare il proprio personale. Questi sviluppi non solo accrescono le competenze locali, ma pongono il Sud come protagonista nello scenario europeo dell’innovazione.
Anche la Puglia si è aperta a STEP senza limitazioni, includendo nel proprio programma una serie di misure flessibili che lasciano la porta aperta a settori emergenti. Nei prossimi mesi sono previsti bandi che permetteranno alle imprese di ogni dimensione di presentare progetti ambiziosi e accedere a fondi per sviluppare tecnologie avanzate in aree diverse, tra cui biotecnologia, farmaceutica e tecnologie a zero emissioni.