Valutata 3,4 miliardi di euro annui, l’industria editoriale italiana ha fatto la sua apparizione alla Buchmesse, la rinomata Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, partecipando come ospite d’onore, in un contesto di mercato in fase di stabilizzazione, contrazione dei consumi e inflazione non ancora riflessa nei prezzi.
È questo il quadro descritto da Innocenzo Cipolletta, alla guida di Confindustria Cultura, presidente dell’Aie, che invoca una strategia industriale per il settore culturale, mirando al rafforzamento della domanda, protezione del diritto d’autore, proiezione internazionale e incoraggiamento dell’innovazione.
Il fatturato del settore, attestato a 3.388 milioni di euro nel 2022, mostra segnali di crescita rispetto al 2019, benché evidenzi un consolidamento rispetto all’anno antecedente.
I numeri dei primi tre quarti del 2023 segnalano un modesto incremento nel segmento trade, con un totale vendite di 1.033,5 milioni di euro.
Necessità di costruire una strategia che unisca le dimensioni culturali e industriali
Nell’ambito post-pandemico, Cipolletta enfatizza la necessità di un’azione congiunta tra gli protagonisti della catena produttiva e le autorità istituzionali.
L’ambizione è di costruire una strategia industriale per il mondo culturale che amalgami le dimensioni culturali e industriali, come ribadito anche da Renata Gorgani, vicepresidente AIE e leader del Gruppo degli Editori di Varia.
L’analisi del fatturato rivela la preminenza dei libri cartacei, con una fetta di 1.777 milioni di euro, seguiti da editoria scolastica, digitale, rateale, e l’aggregato di b2b, biblioteche ed export.
Sul palcoscenico europeo, l’editoria italiana si posiziona al quarto posto, dietro a Germania, Regno Unito e Francia.
Il mercato internazionale un pilastro importante per l’editoria italiana
L’apertura internazionale rappresenta un pilastro cruciale per l’editoria italiana. Nel 2022, l’Italia ha acquisito i diritti di traduzione per 9.432 titoli stranieri e ceduto 7.889 diritti di traduzione all’estero, registrando un incremento significativo rispetto agli anni passati.
L’Europa costituisce il maggiore mercato di riferimento, seguita da Asia, America Latina, Medio Oriente, Africa, Usa e Canada.
La partecipazione italiana alla Buchmesse di Francoforte, con 137 espositori, di cui 63 alloggiati nello Spazio Italia, una iniziativa coordinata da ICE in sinergia con AIE.
L’ambasciatore italiano in Germania, Armando Varricchio, ha inaugurato l’area, evidenziando l’opportunità di valorizzare la cultura italiana in un dialogo stimolante con gli amici tedeschi.
L’editoria italiana si proietta sulla scena della Buchmesse con un messaggio di resilienza e l’aspirazione di consolidare ulteriormente la sua impronta sul palcoscenico internazionale.
In un’era di sfide economiche, l’enfasi è rivolta all’innovazione e alla sinergia tra i vari attori del settore e le istituzioni per navigare attraverso i tempi incerti e perseguire la traiettoria di crescita.