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Centri Commerciali in Italia: si riducono le aperture e gli investimenti nel settore

Centri Commerciali in Italia: si riducono le aperture e gli investimenti nel settore
  • PublishedNovembre 23, 2023

L’industria dei centri commerciali in Italia sta attraversando una fase di rallentamento nel suo sviluppo, come evidenziato da un recente report dell’Osservatorio Reno elaborato per Confimprese.

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Negli ultimi 12 mesi, il settore ha visto solo tre nuove aperture, tra cui spicca il Merlata Bloom a Milano nell’ambito del progetto residenziale Uptown.

Contemporaneamente, si sono registrate cinque chiusure di piccoli shopping center di rilievo locale, segnando una fase di contrazione nel settore.

Gli investitori stanno ora concentrandosi principalmente sugli ampliamenti delle strutture esistenti piuttosto che sull’inaugurazione di nuovi centri.

Tra il 2024 e il 2026, sono previste solo 13 nuove aperture, a fronte delle 52 inizialmente pianificate nel periodo pre-pandemia. Tra i progetti confermati spiccano il Maximall Pompeii, il Milanord2, il Fass shopping center a Elmas e il Walther Park a Bolzano, tutti di fascia alta.

Un cambiamento delle abitudini di consumo negli italiani?

Il cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani, accentuato dall’introduzione dello smart working, ha avuto un impatto diretto sul settore. Gli acquisti di capi d’abbigliamento sono diminuiti, portando a un calo complessivo dei consumi.

Di conseguenza, i grandi supermercati stanno perdendo il loro ruolo di poli d’attrazione nei centri commerciali, cedendo il posto a food court, spazi di intrattenimento e multisala.

Centri commerciali: c’è bisogno di evolversi con idee innovative

Mario Resca, presidente di Confimprese, sottolinea che i centri commerciali devono evolversi con idee innovative per attirare consumatori sempre più cauti a causa dell’inflazione.

È necessario unire le forze dell’intera filiera per superare le asimmetrie competitive tra i canali fisici e le piattaforme online. La conseguenza più evidente di questa evoluzione è l’aumento degli spazi sfitti, soprattutto nei centri più piccoli.

Nel frattempo, Confimprese e Cncc hanno avviato un tavolo di lavoro per definire linee guida condivise, mirando a una maggiore collaborazione tra retailer e proprietà immobiliari. Roberto Zoia, presidente del Cncc, esprime soddisfazione per questa iniziativa, che punta a migliorare la gestione nei centri commerciali attraverso una maggiore trasparenza e collaborazione.

In conclusione, il settore dei centri commerciali in Italia sta affrontando una fase di trasformazione, con un focus crescente su iniziative più mirate e sostenibili.

Sebbene il numero di nuove aperture sia in calo, l’industria mostra segni di resilienza e adattabilità, rispondendo attivamente alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori.

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