Fto: buon anno per i tour operator. Ma incidono rincari e disservizi delle compagnie aeree.
Il 2023 si è aperto con un’esplosione positiva per i tour operator, dando il via a una stagione ricca di promesse. Tuttavia, un’ombra si staglia all’orizzonte con l’aumento del costo dei biglietti aerei, una sfida che sta mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie.
Questi i temi principali sollevati da Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato (Fto), durante l’assemblea nazionale tenutasi a Milano.
A ulteriori problemi contribuiscono le pratiche scorrette dei vettori low cost, la mancanza di personale nel settore e le difficoltà nell’attirare nuova forza lavoro.
Nel corso dell’assemblea, Gattinoni ha condiviso i risultati di un’indagine Fto che ha rilevato come quasi tutte le agenzie di viaggio si siano scontrate con problemi causati da cancellazioni last-minute dei voli. La maggior parte ha segnalato inconvenienti per i clienti dovuti a partenze ritardate nell’ultimo anno.
Il 72,3% degli intervistati non attribuisce la responsabilità ai tour operator quando un volo annullato fa parte di un pacchetto turistico, lodando anzi la loro gestione della situazione. Tuttavia, solo nel 30% dei casi le compagnie aeree, in caso di cancellazione, hanno proposto la riprotezione su altri vettori.
La reazione delle compagnie aeree alla cancellazione di un volo sembra spesso ridursi a fornire un link, lasciando il peso della riprotezione al cliente o all’agenzia.
Il 42,7% riferisce che la compagnia non ha offerto la scelta tra rimborso o riprotezione a fronte di un volo cancellato. Ancora più grave è il fatto che, nel 18,3% dei casi, le compagnie aeree hanno rifiutato di rimborsare i costi di trasporto da e per l’aeroporto quando il cliente ha dovuto pagare per un pernottamento.
Ecco le compagnie aeree più problematiche secondo l’indagine di FTO
L’indagine ha anche rivelato le compagnie aeree più problematiche. Ryanair si aggiudica il primo posto con segnalazioni dal 68,3% del campione, seguita da Easyjet (40,2%) e WizzAir (34,1%).
Inoltre, il 64,6% crede che le compagnie low cost rispettino meno le norme di tutela dei passeggeri rispetto a quelle di linea, e addirittura il 92,7% delle agenzie di viaggio ritiene che la situazione sia peggiorata dopo la pandemia, in particolare con le low cost.
Nel tentativo di tamponare la situazione, il 78% delle aziende del settore fornisce un proprio servizio di assistenza ai clienti, che include una compensazione economica in caso di ritardi di volo superiori alle tre ore.
Questo conferma quanto il settore turistico stia lavorando attivamente per salvaguardare i diritti dei passeggeri e mantenere alta la qualità del servizio, nonostante le sfide attuali.