Aziende

Sfidare il Futuro Energetico: L’Italia e la Rivoluzione dell’Idrogeno con il giusto supporto alle imprese

Sfidare il Futuro Energetico: L’Italia e la Rivoluzione dell’Idrogeno con il giusto supporto alle imprese
  • PublishedLuglio 13, 2023

L’era dell’idrogeno è alle porte, una realtà inconfutabile che sta suscitando interesse a livello globale. Secondo Mario Paterlini, presidente del gruppo Idrogeno vettore energetico e leader del gruppo Sapio, “la questione non è se, ma come, dove e quando la transizione a idrogeno avverrà“.

seo

Con oltre 40 nazioni che attualmente implementano strategie legate all’idrogeno e investimenti che hanno raggiunto i 100 miliardi di dollari negli ultimi due o tre anni, l’idrogeno si profila come un catalizzatore fondamentale per l’indipendenza energetica, la decarbonizzazione e il nearshoring industriale.

PNRR: 8 misure per stimolare la produzione di idrogeno verde nel settore industriale e trasporti

Tuttavia, nonostante l’entusiasmo globale, l’Italia sembra ancora indecisa su una strategia nazionale coesa. Come sottolinea Paterlini, in Italia si osserva una frammentazione di iniziative, ma manca una guida strategica definitiva per orientare i produttori e gli investitori.

Sebbene il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano preveda otto misure per stimolare la produzione di idrogeno verde e la sua integrazione nei settori industriali e dei trasporti, rimangono dubbi sulla sua efficacia.

Per competere con i combustibili fossili, l’Italia deve concentrarsi sullo sviluppo di un’ampia disponibilità di energia rinnovabile a basso costo, un obiettivo che sembra ancora lontano. Inoltre, Paterlini evidenzia la necessità di incentivi non solo per l’investimento iniziale, ma anche per i costi operativi degli impianti di produzione, come adottato negli Stati Uniti con il Clean Hydrogen Production Tax Credit.

Chiaroni: Trovare una correlazione tra capacità produttiva e investimenti negli elettrolizzatori

David Chiaroni, vice direttore di Energy & Strategy presso la School of Management del Politecnico di Milano, identifica un’altra sfida: la correlazione tra la capacità di produzione da fonti rinnovabili e la necessità di fare investimenti ulteriori negli elettrolizzatori.

Inoltre, l’Hydrogen Innovation Report 2023 evidenzia che l’Italia ha avviato solo 24 progetti di un totale di 631 a livello europeo, con una capacità di elettrolisi di 1,97 GW rispetto ai 93,55 GW europei.

Chiaroni sottolinea la necessità di affinare la strategia italiana per l’idrogeno. Suggerisce la creazione di hub di produzione su larga scala, in aggiunta alle hydrogen valley, per soddisfare la crescente domanda. Inoltre, suggerisce un approccio flessibile per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno, che potrebbe dipendere dal focus specifico di ciascuna area.

Ad esempio, se l’obiettivo è trasformare le vecchie linee ferroviarie a combustibili fossili o le industrie difficili da elettrificare, sarebbe più sensato concentrare la produzione di idrogeno in quelle aree e organizzare il trasporto tramite camion o pipeline.

Infine, Chiaroni indica la conversione dell’idrogeno in ammoniaca e la sua successiva ri-idrogenizzazione come un’opzione promettente per lo stoccaggio, poiché semplifica il processo e migliora l’efficienza.

In definitiva, l’Italia ha bisogno di una strategia coerente e ben articolata per poter navigare con successo nell’era emergente dell’idrogeno.

seo