Influencer marketing: il futuro delle campagne di brand promotion
Inizialmente l’influencer marketing è nato come una strategia di conversione e di brand promotion di nicchia, oggi però la collaborazione con le star dei social media è diventata necessaria per i marchi che desiderano crescere e rimanere competitivi.
La capacità di influenzare il proprio pubblico di destinazione è diventato un business che permette agli influencer di generare introiti non indifferenti e che aiuta le aziende ad aumentare sia il proprio pubblico sia la loro visibilità, e perché no anche i loro guadagni.
Ed è per questo motivo che le aziende nel campo della brand promotion si stanno adattando rapidamente a questa realtà utilizzando sempre di più gli influencer per rendere efficaci le proprie strategie.
Dalle campagne sponsorizzate occasionali a collaborazioni integrate nelle strategie di marketing aziendali, il ruolo degli influencer è sempre di maggior rilievo.
Il cambiamento nel panorama del marketing
Tradizionalmente, i marchi collaboravano con gli influencer per promozioni a breve termine, ma oggi la tendenza è di integrarli nelle strategie di marketing a lungo termine.
Un esempio è la partnership di Dunkin’ con la star di TikTok Charli D’Amelio, che ha portato a un aumento significativo delle vendite. Secondo Influencer Marketing Hub, il settore dell’influencer marketing è destinato a crescere fino a 21,1 miliardi di dollari nel 2023, con TikTok come canale principale.
Hilary Gorbould, influencer marketing manager presso Redgert Comms, afferma: “Siamo in un’era in cui i media tradizionali non detengono più il monopolio sulla diffusione delle informazioni”.
I social media offrono alle aziende nuovi canali per raggiungere direttamente il loro pubblico ideale, selezionando influencer che rispecchiano i valori del marchio.
Inoltre, nel corso dell’ultimo periodo si sta facendo avanti anche una nuova tendenza, si sta passando dall’interesse esclusivo per gli influencer con oltre 100.000 follower molto alti ad un maggior interesse per coloro che pur avendo un numero di follower più modico in realtà hanno una nicchia di riferimento e una community molto attiva. Infatti, più che i numeri alle aziende interessano sempre di più valori come l’engagment e il reale ruolo di influenza che si ha sulla propria comunità.
Perché affidarsi agli influencer per la brand promotion?
La creazione di una strategia di brand promotion è essenziale per le aziende che vogliono aumentare sia la visibilità del proprio marchio sia la loro presenza sul mercato di riferimento.
Autenticità e riconoscibilità
Karen Freberg, professoressa di comunicazione strategica all’Università di Louisville, sottolinea che “gli influencer offrono un tocco umano che spesso manca nelle comunicazioni aziendali convenzionali“. I consumatori, abituati alla prevedibilità dei messaggi aziendali, cercano sempre più autenticità e connessioni genuine. Gli influencer, grazie alla loro capacità di creare legami autentici con il pubblico, diventano ambasciatori efficaci per i marchi.
Diversificazione delle strategie
L’influencer marketing permette di diversificare le strategie promozionali. Dalle collaborazioni con mega-influencer come Charli D’Amelio a partnership con micro-influencer, ogni livello offre vantaggi specifici. I micro-influencer, con un seguito tra i 10.000 e i 100.000 follower, possono avere un impatto significativo grazie alle loro comunità di nicchia coinvolte, pur essendo più accessibili economicamente.
Conversione delle vendite
Una delle metriche chiave dell’influencer marketing è la conversione delle vendite. Samuel Burgess, consulente di marketing, afferma che i marchi possono monitorare l’impatto degli influencer attraverso link tracciabili e codici sconto. Anche se il monitoraggio non è sempre perfetto, l’acquisizione di nuovi clienti e la costruzione della credibilità del marchio sono vantaggi inestimabili.
I rischi dell’influencer marketing
Nonostante i numerosi vantaggi, l’influencer marketing richiede anche una valutazione degli eventuali ostacoli: come il possibile mancato raggiungimento degli obiettivi, o la possibilità che un danno di immagine dell’influencer si riversi anche sul brand.
Infatti, anche una piccola controversia potrebbe rapidamente danneggiare la reputazione di un marchio, come dimostrato dal caso di Bud Light con l’influencer Dylan Mulvaney.
Un altro problema è l’uso di follower gonfiati per attirare accordi lucrativi, un fenomeno che richiede strumenti di analisi avanzati per essere identificato e mitigato.
Tuttavia oggi esistono diverse piattaforme di analisi di cui le aziende possono avvalersi per riuscire ad ottenere dati in tempo reale che gli permettono di prendere decisioni in modo più attento e informato.
Una strategia redditizia per il futuro
In ogni caso, nonostante alcuni rischi, l’influencer marketing rimane una strategia redditizia. Zoe Trigwell, CEO di Trigwell Cosmetics, afferma che l’influencer marketing rappresenta circa il 25% del loro fatturato annuo.
Le campagne ben gestite possono portare a risultati sorprendenti, in alcuni casi è possibile generare ottime vendite in poche ore durante una campagna con un influencer del settore.
Ben Jeffries, CEO di Influencer, sostiene che ogni marchio dovrebbe investire nell’influencer marketing per non rimanere indietro. Con l’evoluzione dei social media e il crescente potere degli influencer, questa strategia diventerà sempre più essenziale per il successo aziendale.
Con il giusto approccio, l’influencer marketing può diventare una parte fondamentale del successo a lungo termine di un marchio.