Le aziende che aggravano l’inquinamento sono 57 in tutto il mondo
Anche se si punta sulla promozione di comportamenti e scelte ambientalmente sostenibili tra la popolazione, con un forte incoraggiamento all’azione per un futuro più ecologico e alla partecipazione attiva nella lotta contro il cambiamento climatico, emerge un fatto sorprendente che ci riporta bruscamente alla dura realtà: la predominante quota delle emissioni globali di anidride carbonica, che si attesta intorno all’80%, è attribuibile a un numero ristretto, precisamente 57, di soggetti.
Tra questi si possono trovare Stati, entità governative, partecipazioni statali e industrie, la maggior parte delle quali operano nel settore dei combustibili fossili, come il carbone, il gas, il petrolio, e nella produzione di cemento.
L’impatto delle industrie dal 2015
Dall’epoca dell’Accordo di Parigi nel 2015, queste aziende non hanno mai interrotto le loro attività con produzione di emissioni. Alcune hanno persino espanso la propria produzione. Secondo le informazioni più recenti fornite dal progetto Carbon Majors, queste entità hanno avuto un ruolo significativo nel contribuire all’aggravarsi del riscaldamento globale.
Il rapporto di InfluenceMap pubblicato da poco costituisce un aggiornamento rispetto ai dati del 2017 del progetto Carbon Majors, un vasto archivio che monitora la produzione di combustibili fossili e valuta le emissioni di 122 società, identificate come principali responsabili della crisi climatica.
Le promesse dell’accordo di Parigi e la realtà produttiva
Nell’ambito dell’Accordo di Parigi del 2015, i governi di tutto il mondo si erano impegnati a intraprendere azioni decisive per la riduzione dei gas a effetto serra, puntando su strategie di decarbonizzazione.
Ma il report evidenzia che, contrariamente agli obiettivi prefissati, la maggior parte dei produttori di combustibili fossili ha fatto registrare un aumento sia nella produzione sia nelle emissioni di gas serra nel periodo tra il 2015 e il 2022, rispetto agli anni antecedenti l’Accordo. In particolare, si è osservato che il 65% degli enti governativi e il 55% delle imprese private hanno aumentato i propri volumi produttivi.
Chi contribuisce di più alle emissioni di CO2
In testa alla lista dei principali responsabili delle emissioni di CO2, troviamo la Cina, nota per il suo massiccio utilizzo di carbone, che da sola contribuisce con 276,458 milioni di tonnellate di CO2, rappresentando il 14% del totale delle emissioni mondiali.
Subito dopo si posiziona l’ex Unione Sovietica, contribuendo con una quota del 6,8%, seguita da una serie di compagnie petrolifere e di gas di grande rilievo.