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Le piattaforme di streaming hanno sempre più successo in Italia: raggiunti gli 8,8 milioni di abbonati

Le piattaforme di streaming hanno sempre più successo in Italia: raggiunti gli 8,8 milioni di abbonati
  • PublishedGiugno 13, 2024

Le piattaforme di streaming in Italia continuano a crescere, anche se a un ritmo più lento rispetto agli anni passati. Secondo un’indagine condotta da EY, nel 2023 si sono aggiunti 400.000 nuovi sottoscrittori, portando il totale degli abbonati a 8,8 milioni.

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Questo dato riflette una crescita moderata rispetto agli incrementi precedenti, ma evidenzia comunque una tendenza positiva verso il consumo di contenuti on-demand.

L’evoluzione del mercato dello streaming

Nel corso dell’ultimo decennio, il mercato delle piattaforme di video on-demand ha vissuto una crescita straordinaria. Dal 2016, quando si contavano circa 1,5 milioni di abbonati, il numero è aumentato fino a raggiungere gli attuali 8,8 milioni.

Questa crescita è stata guidata dall’ingresso di nuovi player sul mercato e dall’aumento del numero di piattaforme sottoscritte dai singoli utenti. Oggi, gli utenti delle piattaforme di streaming sono in media abbonati a due servizi diversi.

Tuttavia, i dati dell’indagine EY mostrano che il tasso di crescita degli abbonati è diminuito nel tempo: dai 2 milioni di nuovi sottoscrittori del 2017 ai 500.000 del 2022. Questo rallentamento indica che il mercato sta raggiungendo una fase di maturità, dove la crescita esponenziale del passato lascia spazio a un incremento più stabile.

L’impatto delle nuove abitudini di consumo

Il passaggio dalla TV tradizionale a quella on-demand ha cambiato radicalmente il modo in cui consumiamo i contenuti audiovisivi. Le nuove generazioni, in particolare, preferiscono la flessibilità e la convenienza offerte dalle piattaforme di streaming.

Questo cambiamento è evidenziato dall’uso crescente di dispositivi mobili per la fruizione dei contenuti: mentre il 76% degli abbonati alle piattaforme pay preferisce guardare i contenuti su smart TV, il 52% degli utenti dei servizi gratuiti utilizza principalmente lo smartphone.

Le principali piattaforme di streaming in Italia

Attualmente, in Italia ci sono undici piattaforme di streaming a pagamento, tra queste ci sono: Amazon Prime Video, Netflix, Amazon Prime Video e Disney+.

Seguite poi da altre piattaforme di streaming quali: Timvision, Now, Dazn, Apple TV+, YouTube Premium, Discovery+.

Insieme, queste piattaforme sono viste da oltre 19 milioni di utenti, grazie anche al fenomeno della condivisione degli abbonamenti, dove ogni sottoscrizione viene utilizzata da più persone.

Le difficoltà delle piattaforme di streaming nel gestire i costi

Nonostante la crescita degli abbonati, le piattaforme di streaming devono affrontare sfide significative. Una delle principali è la sostenibilità economica, poiché le spese per i contenuti originali sono enormi.

Ad esempio, Netflix ha speso 17 miliardi di dollari in un solo anno per la produzione di contenuti, senza vedere un aumento proporzionale nel numero di abbonati. Questa dinamica ha portato a cambiamenti ai vertici aziendali, come nel caso di Disney, dove Bob Chapek è stato sostituito da Bob Iger.

La gestione degli abbandoni (churn)

Un altro problema cruciale per le piattaforme di streaming è la gestione degli abbandoni degli abbonamenti, conosciuti come “churn”.

Secondo l’indagine, circa 1/5 degli abbonati ai servizi di streaming ha disattivato e magari successivamente riattivato il suo abbonamento almeno una volta.

Questo comportamento riflette la necessità per le piattaforme di trovare nuove strategie per fidelizzare gli utenti e ridurre il tasso di abbandono.

L’importanza delle pubblicità negli abbonamenti

Un dato interessante emerso dall’indagine è la maggior parte degli utenti è disposto ad accettare abbonamenti che includono spot pubblicitari. Questo apre nuove opportunità per le piattaforme di streaming di monetizzare i propri contenuti attraverso modelli di business misti che combinano abbonamenti e pubblicità.

Il futuro dello streaming in Italia

Guardando al futuro, il mercato dello streaming in Italia sembra destinato a continuare la sua crescita, seppur a un ritmo più moderato rispetto al passato.

L’evoluzione delle tecnologie, l’ingresso di nuovi competitor e l’adattamento dei modelli di consumo alle esigenze di un pubblico sempre più ampio e diversificato saranno determinanti per il successo delle piattaforme.

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