Saldi invernali: inizio sottotono. Gli italiani riscoprono il second hand.
Gennaio ha inaugurato l’anno nuovo con una sorpresa poco gradita per il mondo del retail: una contrazione delle vendite del 2,1% a valore, un segnale allarmante che non ha risparmiato nessun settore, dalla ristorazione all’abbigliamento, dai libri agli accessori per la casa.
Questa flessione generale riflette una crisi di consumo che si estende a tutti i canali di vendita, con i negozi di vicinato e le arterie principali dello shopping che subiscono le perdite maggiori.
In questo panorama di incertezza economica, l’Osservatorio Consumi Confimprese-Jakala evidenzia una crescente difficoltà per le famiglie italiane di mantenere il proprio livello di spesa, un fenomeno aggravato dall’inflazione galoppante degli ultimi due anni.
Calo del 2,4% per lo shopping invernale nonostante i saldi
La situazione è tale che persino i saldi invernali, solitamente un momento di rilancio per il settore abbigliamento e accessori, non sono riusciti a invertire la tendenza, registrando un calo del 2,4%. Centri commerciali, vie dello shopping, e negozi di prossimità si trovano a fare i conti con un calo di fiducia e potere d’acquisto dei consumatori, che si riflette in una diminuzione degli acquisti in tutti i fronti.
Segnali di frenata, le famiglie cercano la convenienza
Secondo Mario Maiocchi, direttore del centro studi Confimprese, il 2024 si apre con segnali di frenata evidenti, confermando le aspettative negative già paventate alla fine del 2023. Le famiglie, messe a dura prova dall’inflazione, si orientano sempre più verso scelte guidate dalla ricerca di convenienza, promozioni, e prezzi bassi, una tendenza che si prevede dominante per tutto l’anno in corso.
Aumenta l’interesse per il second hand
Di fronte a questo scenario, emerge un fenomeno interessante: l’aumento delle transazioni su piattaforme di second hand come Subito.it, che registra un incremento del 93% delle transazioni nell’ultimo anno.
Questo trend non solo riguarda l’elettronica e l’informatica, ma si estende a settori vari come console, videogiochi, collezionismo, accessori moto e abbigliamento, segnando un vero e proprio boom per il mercato dell’usato.
Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito, sottolinea l’importanza di questo trend verso un consumo più sostenibile ed economico, confermando la piattaforma come leader nel “re-commerce” italiano.
Questi dati ci offrono uno spaccato di un’Italia che, di fronte alle difficoltà economiche, si orienta sempre più verso scelte consapevoli e sostenibili, riscoprendo il valore dell’usato come alternativa valida al nuovo. Un segnale che, se da un lato riflette le difficoltà del momento, dall’altro apre a nuove possibilità di consumo più etico e responsabile.