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Adesione entro luglio per il concordato preventivo con il Fisco

Adesione entro luglio per il concordato preventivo con il Fisco
  • PublishedNovembre 3, 2023

In ambito fiscale in Italia, ci sono diverse novità per i contribuenti con la partita IVA. Una svolta significativa che arriva con l’imminente esame, da parte del Consiglio dei Ministri, di uno dei decreti legislativi previsti dalla delega fiscale.

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La proposta riguarda l’introduzione di un concordato preventivo biennale che mira a stabilire un dialogo costruttivo e prevedibile tra fisco e contribuenti.

Il Nuovo meccanismo del concordato

Il decreto legislativo all’esame si prospetta come un ponte verso una relazione più trasparente e collaborativa tra l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti. Con questo nuovo sistema, si offre la possibilità di concordare preventivamente il reddito imponibile per un periodo di due anni, riducendo così l’incertezza fiscale e favorendo una maggiore pianificazione economica.

Modalità e Tempistiche di Adesione

Il meccanismo prevede che l’Agenzia delle Entrate presenti una proposta di concordato ai contribuenti entro aprile 2024, estendendo la scadenza ordinaria al 15 marzo nei periodi successivi. Ai contribuenti sarà data la possibilità di aderire alla proposta entro luglio 2024. In futuro, questa finestra si anticiperà a giugno.

Il Focus sui contribuenti con Partita IVA

Il concordato si indirizza a quella categoria di contribuenti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e che sono già oggetto di valutazione attraverso gli indici sintetici di affidabilità fiscale. Questo accordo rappresenta un’opportunità per i contribuenti di allinearsi più facilmente alle aspettative del fisco.

Il Funzionamento del concordato

L’Agenzia delle Entrate svilupperà e metterà a disposizione appositi strumenti informatici per raccogliere i dati necessari a formulare la proposta di concordato. Questo consentirà di stabilire il reddito imponibile e il valore della produzione netta per i due anni successivi, semplificando la definizione delle imposte dirette e dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).

Vincoli e Condizioni

Per poter aderire al concordato preventivo biennale, i contribuenti dovranno non solo presentare una dichiarazione conforme alla proposta dell’Agenzia ma anche mantenere o raggiungere un rating di affidabilità fiscale che sia pari o superiore a 8.

Coloro che non raggiungono tale soglia avranno comunque l’opportunità di integrare i propri dati. Importante anche sottolineare che i contribuenti dovranno essere in regola con eventuali debiti tributari o contributi previdenziali per poter accedere a questa nuova modalità di definizione fiscale.

Questo provvedimento si inserisce in un contesto di riforma più ampio che mira a modernizzare e rendere più equo il sistema fiscale italiano.

Il concordato preventivo biennale potrebbe rappresentare un importante passo avanti verso un fisco più collaborativo, in cui la pianificazione e la prevedibilità giocano un ruolo chiave nel rafforzare il rapporto tra l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti.

In attesa delle decisioni finali e dell’approvazione del decreto, il settore economico italiano osserva con interesse le potenziali ripercussioni che questo nuovo approccio avrà sul tessuto imprenditoriale e professionale del paese. Nel frattempo, resta l’attesa per la sessione del Consiglio dei Ministri che potrebbe segnare l’inizio di un nuovo capitolo nella storia fiscale italiana.

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