Finanza

Segni di ripresa per l’export di beni italiani. +0,9% di crescita.

Segni di ripresa per l’export di beni italiani. +0,9% di crescita.
  • PublishedLuglio 14, 2023

L’economia italiana mostra segni di ripresa a maggio, quando l’export di prodotti nazionali ha registrato una crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT).

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Questo incremento arriva dopo un calo del 5,4% registrato ad aprile, segnando una svolta positiva per l’industria manifatturiera italiana. Tuttavia, si è verificata una contrazione del 3,6% in termini di volumi.

Dati congiunturali mostrano una leggera flessione dello 0,3%

Nonostante la crescita annuale, i dati congiunturali mostrano una leggera flessione dello 0,3% e una riduzione più significativa nelle importazioni, del 3%, attribuita principalmente a una riduzione degli acquisti di energia.

L’ISTAT attribuisce il calo mensile dell’export alla contrazione delle vendite verso l’area dell’Unione Europea (-1,7%), mentre le esportazioni verso le aree extra Ue mostrano un incremento (+1,2%).

Nel contesto annuale, l’export italiano ha ripreso a crescere, sostenuto in particolare dalle vendite ai mercati extra Ue.

Al contrario, l’importazione segna una flessione per il terzo mese consecutivo, con una diminuzione guidata per la maggior parte dalla riduzione degli acquisti di gas naturale e petrolio greggio da Russia e paesi OPEC.

Saldo commerciale positivo di 10,6 miliardi di euro

Nel complesso, i primi cinque mesi dell’anno hanno mostrato un saldo commerciale positivo di 10,6 miliardi di euro, rispetto ai -12,5 miliardi dello stesso periodo del 2022.

I prezzi all’importazione continuano a mostrare una tendenza congiunturale negativa, soprattutto a causa delle riduzioni dei prodotti energetici.

Guida l’incremento dell’export il settore dei mezzi di trasporto

A guidare l’incremento annuale dell’export sono stati i settori dei mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli, +24,2%), prodotti farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+18,5%), autoveicoli (+23,5%) e macchinari e apparecchi non classificati altrove (+6,0%).

Al contrario, le esportazioni di prodotti della raffinazione (-43,0%), metalli e prodotti in metallo (-12,6%) e prodotti chimici (-9,3%) hanno registrato un calo su base annua.

Da un punto di vista geografico, i paesi che hanno maggiormente contribuito alla crescita dell’export italiano sono stati i paesi OPEC (+28,8%), la Svizzera (+9,0%), la Cina (+14,9%) e la Turchia (+13,5%).

Al contrario, le esportazioni verso gli Stati Uniti (-5,8%), la Germania (-4,2%) e il Belgio (-12,1%) hanno mostrato una riduzione.

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