Intervista di Riccardo Pellicanò: “Passione e continua voglia di migliorarsi, le basi su cui poggia il lavoro della mia agenzia”

Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Riccardo Pellicanò un esperto del settore SEO e SEM, un professionista che con tanto lavoro, esperienza e passione oggi si interfaccia con PMI e aziende internazionali con la sua agenzia Pistacchio Web.

Attualmente, ricopre il ruolo di Head of SEO & Digital Strategist e titolare della sua agenzia, e con il suo team si distingue per un approccio innovativo e personalizzato, offrendo soluzioni su misura per ogni cliente. Siamo entusiasti di approfondire con lui la sua storia nel marketing digitale e conoscere di più sulla sua visione nel contesto contemporaneo.

Salve, Riccardo grazie per averci concesso questa intervista. Può raccontarci come ha iniziato la sua carriera nel settore SEO/SEM e cosa l’ha portata a specializzarsi in questo campo?

«Ciao a tutti e grazie a voi per avermi concesso questa intervista. Fin da bambino sono sempre stato appassionato di internet e nuove tecnologie e con il tempo sono riuscito a trasformare questa mia passione in un lavoro. Il mio percorso è iniziato oltre 15 anni fa quando decisi di aprire un e-commerce piuttosto innovativo per quegli anni poiché dedicato alla vendita di accessori e ricambi per smartphone equipaggiati con Android che era stato da poco tempo lanciato sul mercato.

Stavo cercando un modo per pubblicizzarlo e non avendo molto budget a disposizione da spendere in ADV ho iniziato a cercare delle alternative. È in questo periodo che sono venuto a conoscenza della SEO, un mondo che mi ha affascinato fin da subito e nel quale mi sono buttato a capofitto. Ho iniziato a studiare, frequentare corsi e mettere in pratica le tecniche apprese sul mio e-commerce, riuscendo ad ottenere buoni risultati in tempi rapidi. Più passava il tempo e maggiore era il fascino che quella materia suscitava in me, fino a quando un giorno ho deciso di lasciare il mio lavoro ed insieme ad un amico di aprire una web agency nella quale ho iniziato seriamente ad occuparmi di SEO e SEM.

La passione e la continua voglia di migliorarmi mi ha permesso di continuare il processo di crescita all’interno dell’agenzia lavorando su progetti di clienti più o meno importanti di svariati settori e specializzandomi anche su Google ADS. Qualche anno fa ho deciso di aprire una mia agenzia personale (la Pistacchio Web) dove attualmente ricopro il ruolo di Head of SEO & Digital Strategist».

Dalla sua esperienza è più complesso lavorare con le PMI o con i grandi player internazionali? Può raccontarci magari un episodio che chiarifichi le differenze d’approccio che ci sono nei due casi?

«A mio avviso non è possibile stabilire a priori se è più facile lavorare con le PMI piuttosto che con i grandi player internazionali. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con entrambe le realtà e posso dire che ogni caso è differente, i fattori che entrano in gioco sono molteplici e le relazioni che si instaurano con i clienti possono incidere significativamente.

In linea generale per quella che è la mia esperienza diretta le PMI essendo realtà più piccole e con meno budget a disposizione, spesso non hanno una visione chiara degli obiettivi reali che si possono raggiungere, d’altro canto le grandi aziende hanno più risorse da investire pertanto le aspettative sono più alte. 

Mi è capitato più volte di ricevere, soprattutto dalle PMI, richieste del tipo “voglio essere primo su Google”, senza che queste avessero la minima idea del significato di questa frase. Per quanto riguarda i grandi player vi racconto un episodio che mi è successo un paio di anni fa che reputo particolarmente significativo.

La mia agenzia era stata scelta per effettuare un restyling di un e-commerce di un grande brand internazionale di abbigliamento maschile comprensivo di un lavoro massiccio di SEO On-Page e SEO Off-Page (Link Building e Digital PR).

Dopo avere effettuato il briefing iniziale con il cliente dove erano stati stabiliti budget e obiettivi ed aver fatto tutte le analisi preliminari del caso, presento al responsabile marketing dell’azienda la strategia SEO che avevo pensato.

Viene fuori che nel frattempo erano cambiate le priorità interne all’azienda e pertanto il budget inizialmente previsto ed approvato era stato dimezzato. Nonostante questo le aspettative non erano cambiate minimamente, pertanto ho ringraziato e rifiutato l’incarico. Questo episodio probabilmente non si sarebbe verificato in una PMI dove spesso si riescono a stringere rapporti più stretti e non ci sono dinamiche interne complesse».

Ci può parlare della sua agenzia, Pistacchio Web, da quanto e nata? Quali sono i principali ostacoli nella gestione di una propria agenzia? E quali invece le soddisfazioni che ne derivano?

«La Pistacchio Web nasce a Settembre del 2021 a Quarrata (PT) allo scopo di fornire servizi di Web Marketing e consulenza alle imprese. Aprire un’agenzia di comunicazione non è affatto semplice, la concorrenza è molta ed agguerrita e gli ostacoli da superare ogni giorno sono molteplici. Il primo che mi viene in mente è la diffidenza, al giorno d’oggi le persone prima di affidarti un lavoro ti fanno mille domande, vogliono sapere chi sei, quali sono le tue competenze, per quali clienti hai lavorato e quali referenze puoi portare per avvalorare la tua candidatura.

Questo è più che giustificato perché rimanendo in ambito SEO sul web purtroppo ci sono molti “guru” che hanno scoperto la formula magica per manipolare l’algoritmo di Google per farti raggiungere la prima posizione!

In Pistacchio Web i clienti i clienti trovano un team molto affiatato, ogni persona ha il proprio ruolo e le proprie competenze specifiche, quello che da sempre ci contraddistingue è la passione e la continua voglia di migliorarsi. Le più grandi soddisfazioni non possono essere che i feedback positivi dei clienti, oltre che essere riuscito a creare un ambiente di lavoro giovane e “sano” dove le persone vengono a lavorare con il sorriso sulla bocca».

Oggi il digitale è un aspetto importante di cui ogni azienda dovrebbe tenere conto. Ha notato un aumento d’interesse verso la SEO nel corso degli ultimi 15 anni? Secondo lei in futuro, l’avvento dell’intelligenza artificiale cambierà qualcosa nel settore?

«Come detto mi occupo di SEO da oltre 15 anni e posso affermare con certezza che questa è radicalmente cambiata nel corso del tempo. Quando ho iniziato a lavorare in questo settore, mi è capitato più volte che parlando della mia figura professionale di consulente SEO e SEM le persone non avessero la minima idea di cosa mi occupassi concretamente.

Oggi questi termini sono diventati di uso comune, le persone hanno preso consapevolezza del fatto che se hai un’azienda devi necessariamente avere un sito web posizionato decentemente sui motori di ricerca altrimenti il tuo business difficilmente decollerà.

L’avvento di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale ha portato grandi cambiamenti nel lavoro quotidiano di un’agenzia, non vi nego che anche noi in Pistacchio Web ne facciamo uso anche se con moderazione.

Sono dell’idea che l’Intelligenza Artificiale sia una tecnologia eccezionale che velocizza il lavoro ma allo stesso tempo sono fermamente convinto che questa non potrà mai sostituire l’essere umano. Mi viene da sorridere quando sento dire in giro che figure professionali come il copywriter o lo sviluppatore resteranno senza lavoro per colpa dell’intelligenza artificiale».

Quali sono gli errori più comuni o magari le “credenze sbagliate” che le aziende hanno nei confronti della SEO durante il loro primo approccio a questa materia?

«L’errore più comune risiede nella convinzione delle persone che una volta completato il lavoro di posizionamento su un sito web questo si deve posizionare davanti ai propri competitor che magari sono presenti nelle prime posizioni di Google da anni e fanno un lavoro continuativo di ottimizzazione. La SEO non è una scienza esatta, le SERP sono sempre più fluide e per ottenere un posizionamento adeguato e costante è necessario un certo periodo di tempo ed un lavoro continuo che tenga conto delle nuove linee guida imposte da Google. Ecco perché in Pistacchio Web ai nostri clienti proponiamo sempre un servizio SEO continuativo comprensivo di monitoraggio dei risultati e ottimizzazione».

Secondo lei è aumentato il tasso di PMI che nell’ultimo periodo si stanno digitalizzando? Quanto è importante bilanciare una buona strategia di Digital Marketing con la SEO?

«Nell’ultimo periodo in agenzia sono sempre di più le richieste che ci arrivano da parte delle PMI che hanno deciso (finalmente) di aprire una propria vetrina su internet. Quello che spesso non hanno chiaro sono gli obiettivi da raggiungere, quali strumenti utilizzare e come ottimizzare al massimo le risorse disponibili.

Il nostro compito come consulenti di marketing è anche quello di aiutarle ed indirizzarle verso il servizio più adatto alle loro necessità.

La SEO da sola non basta è fondamentale creare un piano strategico di web marketing che abbracci anche altri servizi come le campagne ADS, Social Media, newsletter ed altro ancora. La bravura di un’agenzia web è anche quella di consigliare i migliori servizi per il proprio cliente in relazione al budget disponibile, gli obiettivi di business e l’arco temporale per raggiungerli».

Posso chiederle se ha o sta pensando a nuovi progetti che includano per i suoi clienti approcci innovativi al marketing digitale attraverso l’uso dei moderni sistemi di intelligenza artificiale?

«Stiamo lavorando ad un progetto basato sulla Intelligenza Artificiale applicata alla SEO. Nel corso dell’anno (speriamo) lanceremo sul mercato una piattaforma innovativa che abbiamo intenzione almeno inizialmente di usare internamente all’azienda per gestire i progetti SEO e SEM dei nostri clienti. Se i risultati saranno soddisfacenti magari la renderemo pubblica ed accessibile a tutti… vediamo».

Come professionista e fondatore della sua agenzia, ha dei dipendenti? Se sì in che modo avete impostato il lavoro e quanto è importante avere un gruppo coeso per riuscire a raggiungere i giusti risultati?

«La Pistacchio Web è composta da 8 membri interni, oltre ad una piccola rete di professionisti e freelance con i quali abbiamo rapporti consolidati di collaborazione. Come detto, siamo un gruppo molto coeso ed affiatato, un team giovane che lavora fianco a fianco tutti i giorni presso la nostra sede. Ritengo che questo aspetto sia assolutamente fondamentale per poter esprimere il meglio di ognuno di noi e portare risultati efficaci in linea con gli obiettivi dei nostri clienti.

Oltre ai briefing con i clienti, settimanalmente in agenzia effettuiamo riunioni durante le quali ci confrontiamo sui vari argomenti ed i lavori in ponte. Alla fine delle riunioni a volte capita anche che queste si trasformino in un pretesto per fare baldoria, ridere, scherzare e divertirsi tutti insieme. Penso che questo aspetto non sia da sottovalutare, lavorare è giusto ma anche prendersi una pausa può essere importante per ricaricare le pile e ripartire con ancora maggiore entusiasmo!»

Pensando al futuro: ha altri progetti in mente che siano o meno nell’ambito del digital marketing e della SEO? Può darci una piccola anteprima?

«L’agenzia, oltre a gestire diversi clienti esterni, ha alcuni progetti interni che porta avanti da molti anni. Uno di questi in particolare legato al mondo dei coupon è online da oltre 10 anni e sarà presto oggetto di grandi cambiamenti. Non posso anticiparvi molto ma posso assicurarvi che se non lo conoscete già probabilmente entro la fine dell’anno ne sentirete parlare…»

È stato un piacere intervistarla, le faccio un’ultima domanda: cosa consiglia a chi vorrebbe iniziare a fare SEO adesso? E poi ci può lasciare una frase che considera il suo motto?

«Sicuramente quello che mi sento di consigliare a chi si approccia oggi al mondo della SEO è quello di tenere sempre in mente come un mantra questi 2 termini: “studiare” e “testare”. Puoi aver imparato tutte le tecniche possibili e immaginabili ma se non ti sporchi le mani, se non ti metti a sperimentare la loro efficacia non sarai mai un bravo SEO. Per quanto riguarda il mio motto è piuttosto indicativo rispetto a quello che è il mio approccio da sempre alla materia “Il posto più sicuro dove seppellire un cadavere? La seconda pagina di Google!”. Ho reso abbastanza l’idea?»

Grazie a Riccardo Pellicanò per l’intervista! 

Autore

Potrebbero interessarti anche