Italia, seconda in Europa, per violazioni del GDPR
L’Italia è secondo solo alla Spagna nel numero di multe imposte alle aziende per la violazione delle norme sulla privacy del Gdpr, il codice di regolamentazione sulla protezione dei dati stabilito dall’UE nel 2018.
In Italia sono state fatte 265 multe per violazione del GDPR
Secondo il report Gdpr pubblicato da Proxyrack, società fornitrice di server proxy, in Italia sono state emesse 265 multe, rispetto alle 651 sanzioni spagnole, come mostra il grafico sottostante.
Tra le sanzioni spagnole, la più recente e di maggiore entità è stata una multa di 10 milioni di euro imposta a Google per aver inoltrato dati a terzi in maniera illegale e non aver rispettato il diritto all’oblio. L’Italia è seguita dalla Germania e Romania, con rispettivamente 148 e 144 sanzioni.
Le grandi aziende tecnologiche le più multate in Europa
L’analisi dell’impatto del Gdpr non si ferma al numero di violazioni. Bisogna considerare anche l’ammontare delle multe che le aziende sono state obbligate a pagare.
Le aziende del gruppo Meta, tra cui Facebook e WhatsApp, sono state le più penalizzate. La sanzione di maggiore rilievo, datata 22 maggio, ha visto l’Autorità Irlandese per la protezione dei dati condannare Facebook al pagamento di 1,2 miliardi di euro, risolvendo un’azione legale decennale legata alla trasmissione non autorizzata di dati di cittadini europei a server situati negli Stati Uniti.
La seconda multa più pesante è stata l’unica inflitta ad Amazon. Le autorità del Lussemburgo hanno sanzionato il gigante dell’e-commerce con una multa di 746 milioni di euro.
Violazione dell’articolo 5 e 6 del GDPR quelle più riscontrate
La violazione più comune, che ha portato a 541 sanzioni, riguarda l’articolo 5 comma 1 e l’articolo 6 del regolamento generale sulla protezione dei dati. Questi articoli stabiliscono le linee guida per la raccolta e il trattamento di informazioni personali, nonché le regole per il loro utilizzo legittimo.
