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Il potenziale dei media retail in-store: per una strategia di marketing trasversale nel punto vendita

Il potenziale dei media retail in-store: per una strategia di marketing trasversale nel punto vendita
  • PublishedSettembre 16, 2024

Nel corso degli ultimi anni, il mondo del retail ha visto una trasformazione con l’ascesa dei media digitali. Nonostante ciò, anche se l’impatto del digitale è stato molto forte c’è attualmente una tendenza crescente per riscoprire l’efficacia dei media retail in-store, che sono molto importanti per riuscire a catturare l’attenzione e influenzare le decisioni d’acquisto dei clienti nel punto vendita.  

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Anche nell’era dell’e-commerce, infatti, ben l’84% delle vendite al dettaglio avviene ancora in negozio. Questa percentuale, secondo un rapporto del 2024 della società di pubblicità in-store Vibenomics, dimostra che, nonostante la crescente digitalizzazione, i punti vendita fisici restano centrali per l’esperienza del consumatore.

Per questo motivo, i media retail in-store sono più rilevanti che mai. Le nuove tecnologie e strumenti come chioschi interattivi, schermi digitali e carrelli smart servono a fornire al cliente un’esperienza d’acquisto migliore, integrando al meglio esperienza in store e tecnologia.

Il ruolo del media retail in-store nei negozi del commercio al dettaglio

Negli ultimi anni, i supermercati hanno rapidamente integrato soluzioni di media retail digitali per aumentare le vendite e migliorare l’esperienza di acquisto.

I media retail sono strumenti è particolarmente utile per i rivenditori di medie dimensioni, per coloro che operano nel settore del commercio al dettaglio, ma anche per i negozi che appartengono a un franchising.

Per queste realtà, che spesso non hanno un e-commerce, ma solo un sito web di rappresentanza, il flusso continuo di clienti in negozio rappresenta una risorsa preziosa. Ed è in questo ambito che i media retail in-store assumono una maggiore rilevanza. Questo perché permettono al marchio di interagire direttamente con i consumatori durante il processo di acquisto.

Con l’utilizzo di media retail in store, inoltre, è possibile anche monitorare il percorso del cliente all’interno del negozio, seguendo le sue attività attraverso diverse sezioni e correlando queste informazioni agli acquisti effettivi.

Questa tracciabilità, inoltre, consentirebbe anche di misurare con precisione l’impatto delle campagne pubblicitarie, valutando se un annuncio ha portato a una decisione di acquisto.

Chioschi interattivi: per migliorare l’esperienza del cliente fin dall’ingresso

Una delle tecnologie più interessanti nel panorama dei media retail in-store è il chiosco interattivo, spesso posizionato all’ingresso dei negozi.

Questi chioschi permettono ai clienti di interagire direttamente con prodotti e marchi non appena entrano. In questo modo, i consumatori possono provare campioni gratuiti, vedere informazioni sui prodotti e persino partecipare a promozioni.

Non solo, ad esempio in alcune attività, potrebbe essere possibile creare dei chioschi che forniscono ai clienti dei buoni sconto o dei campioni di prodotto in omaggio a patto che questi usino il proprio telefono per registrarsi al sito o alla newsletter del marchio.

I chioschi, spesso, sono utilizzati anche per interagire direttamente con i clienti e fornirgli delle informazioni utili. Il loro posizionamento dovrebbe essere all’ingresso del negozio e distante dalla cassa, altrimenti si rischia di ridurre l’efficacia rispetto ai messaggi pubblicitari che sono collocati nelle aree di acquisto e vicino ai prodotti esposti.

Esposizioni digitali e banner verticali

Man mano che i consumatori si addentrano nel negozio potrebbero incontrare esposizioni digitali posizionate strategicamente alla fine dei corridoi o banner verticali attaccati alle scaffalature.

Questi strumenti sono progettati per attirare l’attenzione su prodotti particolari, come offerte stagionali o articoli di uso quotidiano.

Le esposizioni digitali non solo aumentano la visibilità dei prodotti, ma raccolgono anche dati cruciali grazie a tecnologie come i sensori di movimento.

Questi sensori monitorano il comportamento dei clienti, misurando ad esempio quante persone passano davanti allo schermo e quanto tempo trascorrono a guardarlo.

Queste informazioni sono poi confrontate con i dati di transazione del negozio, permettono ai rivenditori di valutare l’efficacia delle loro campagne pubblicitarie.

Schermi e carrelli smart: la personalizzazione al centro della strategia

Un altro sviluppo interessante è l’uso di schermi digitali nel negozio e l’uso di carrelli smart.  L’uso di schermi nel negozio, non solo serve a mostrare le informazioni sui prodotti, ma può essere impiegato anche per personalizzare gli annunci sulla base del comportamento dei clienti, e su quali dei prodotti che compaiono sugli schermi vengono acquistati maggiormente.

I carrelli smart invece rappresentano una delle evoluzioni più recenti dei media retail in-store. Integrano una varietà di funzionalità, come annunci personalizzati, programmi fedeltà e schermi digitali, tutto in un unico dispositivo. Questi carrelli non solo migliorano l’esperienza di acquisto, ma offrono anche dati di insight interessanti sia per i rivenditori sia per i brand.

Media Retail In-Store: per trasformare le interazioni tra brand e clienti

L’adozione dei media retail in-store permette di trasformare in modo ulteriore il rapporto che intercorre tra marchi e clienti durante il processo di acquisto diretto all’interno del punto vendita.

L’uso di questi strumenti digitali all’interno del negozio fisico permette di andare sia a migliorare l’esperienza cliente sia di agevolare le interazioni che intercorrono tra i marchi e i clienti.

Naturalmente, bisogna adottare i vari strumenti digitali a disposizione in modo intelligente, cercando di evitare di rendere questi troppo onnipresenti o sostitutivi del personale impiegato, in quanto in contatto umano rimane comunque molto importante.

Inoltre, bisogna comprendere anche quali sono i migliori da utilizzare a seconda della propria attività e ricordare come l’integrazione di questi sistemi tecnologici dovrà essere fatto sempre rispettando le attuali leggi sulla privacy e sulla raccolta dei dati personali dell’utente.

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