Meta dovrà chiedere il consenso agli utenti dell’UE per mostrare gli annunci personalizzati
Il colosso dei social media Meta, proprietaria anche di Facebook, ha ricevuto un ulteriore colpo dalle autorità europee.
Secondo una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CJEU), Meta sarà ora obbligato a richiedere il consenso degli utenti prima di mostrare annunci pubblicitari personalizzati sulla sua piattaforma principale, Facebook. La decisione è stata presa lo scorso 4 luglio.
Questo giudizio ha un impatto unicamente nei paesi dell’Unione Europea, quindi non influenzerà le attività di Meta negli Stati Uniti o in altre regioni del mondo.
Meta deve analizzare i dati solo se ha il consenso esplicito degli utenti
La CJEU ha basato la sua sentenza sulla premessa che Meta deve raccogliere e analizzare dati specifici dei suoi utenti Facebook nell’UE per fornire contenuti su misura, inclusi annunci pubblicitari. La corte sostiene che questa pratica non può essere giustificata senza un esplicito consenso da parte degli utenti.
In risposta alla sentenza, un rappresentante di Meta ha detto al Wall Street Journal che l’azienda sta “esaminando la sentenza della corte” e che in seguito saranno rilasciate informazioni più specifiche sulle potenziali azioni che Meta potrebbe intraprendere.
Questo è solo l’ultimo episodio di una serie di tensioni tra Meta e l’Unione Europea. Prima di questo, l’azienda con sede a Menlo Park ha presentato un ricorso contro una multa di 390 milioni di euro inflitta dall’UE all’inizio dell’anno.
Secondo la Commissione irlandese, Meta avrebbe infranto gli obblighi di trasparenza e avrebbe utilizzato una base giuridica inappropriata per il trattamento dei dati personali degli utenti per scopi pubblicitari.
