Piano di marketing: 3 errori da non fare per creare una strategia di successo
Nelle aziende che vogliono lavorare alla corretta promozione delle proprie attività sta diventando sempre più importante la creazione di un piano marketing che possa essere comprensivo di tutte le strategie da adoperare per riuscire a creare un flusso che porti ad aumentare sia la visibilità del brand sia l’utenza e i clienti interessati.
La creazione di un piano marketing però richiede non solo l’identificazione delle attività che si vogliono mettere in atto per riuscire a raggiungere i giusti risultati, ma richiede una visione d’insieme che possa andare a toccare tutti i punti dalle strategie alle risorse economiche necessarie per attuarle, al pubblico di riferimento che si desidera intercettare.
Ecco perché, vogliamo vedere in questa guida quali sono tre errori comuni che potrebbero sabotare il piano marketing e come affrontarli per riuscire a ottenere dei risultati migliori.
1. Mancanza di una visione d’insieme
Uno degli errori che si commettono più di frequente durante la pianificazione del piano di marketing è proprio una mancanza della visione d’insieme per raggiungere in modo adeguato gli obiettivi aziendali. Spesso ci si concentra solo su un aspetto specifico, sulla gestione operativa, o esclusivamente sul budget. Andando a scollegare aree che invece dovrebbero essere studiate insieme tra loro.
Questo mancato allineamento va non solo a rendere inefficace il piano di marketing, ma rende anche in genere fallimentare l’uso delle strategie frammentarie proposte portando spesso anche ad uno spreco di risorse economiche.
Per garantire che il tuo piano di marketing sia efficace e non sia dispersivo, ma soprattutto non sia uno spreco di risorse, devi iniziare identificando i tre o cinque obiettivi strategici principali dell’azienda.
Questi potrebbero includere l’espansione in nuovi mercati, l’acquisizione di un target specifico o il lancio di nuovi prodotti.
Dopo di che devi organizzare ogni campagna e iniziativa in riferimento ai reali obiettivi aziendali. Ad esempio, se l’azienda punta a catturare nuovi segmenti di clienti, il piano di marketing dovrebbe includere campagne mirate che rispondano ai bisogni specifici di quel segmento.
Devi ricordare sempre che un piano di marketing allineato agli obiettivi aziendali permette di avere a portata di mano una leva strategica.
2. Budget statici e scollegati dagli obiettivi
Un errore molto comune è quello di non creare un piano che tenga conto del budget reale necessario a raggiungere questi obiettivi o che non presenti una somma adeguata alle operazioni di marketing. Molto spesso le aziende vogliono fare marketing ma non vogliono spendere quanto necessario in relazione alle attività che desiderano porre in atto.
Questo è un errore molto comune che porta a investire poco e male, andando a inficiare i risultati e non portare alcun ritorno significativo. Inoltre, questo pensiero fa si che si pensi che il marketing non serva alla propria azienda e che sia un investimento non necessario. In realtà con questo approccio si ha solo uno spreco di risorse oltre che un mancato raggiungimento dei propri obiettivi.
Per riuscire a creare un budget corretto, invece di partire dal budget dell’anno precedente, è meglio costruire il piano finanziario da zero, giustificando ogni spesa in base alla sua rilevanza per gli obiettivi attuali.
Questa strategia permette di riassegnare le risorse in modo strategico, assicurandoti che ogni euro sia investito in attività che portano valore concreto.
3. Ignorare i dati sulle performance passate
Un errore frequente è basare i piani di marketing su delle abitudini o intuizioni invece che sui dati concreti e sulle performance che si sono ottenute in passato che siano positive o negative.
Non bisogna: partecipare a fiere o investire in determinati canali pubblicitari solo perché lo si è sempre fatto, o provare determinate strategie solo perché vanno di moda. Tutto quello che si inserisce nel piano di marketing deve essere ben ponderato, altrimenti il rischio è di ottenere risultati mediocri e di fare delle spese inutili.
Ecco perché devi fare dei dati il tuo punto di partenza. Analizza le metriche delle campagne precedenti per capire cosa ha funzionato e cosa no. Quali canali hanno generato il ROI più alto? Quali messaggi hanno coinvolto maggiormente il pubblico? Usa queste informazioni per guidare le decisioni future.
Ad esempio, se una campagna sui social media ha generato un coinvolgimento superiore rispetto a un annuncio televisivo, potresti riassegnare il budget per rafforzare la presenza digitale. I dati non solo ti permettono di ottimizzare le risorse, ma anche di migliorare continuamente il piano di marketing.