Unilever sfida l’era del “greenhushing”: invitando gli influencer ad esprimersi sulla sostenibilità
Il colosso dei beni di largo consumo punta a superare le barriere che impediscono ai creatori di contenuti di diventare sostenibili.
Nell’era digitale, gli influencer detengono un enorme potere nel plasmare le opinioni e le scelte dei consumatori.
Molti influencer hanno “paura” a parlare di sostenibilità
Tuttavia, una recente ricerca di Unilever rivela che molti creatori di contenuti digitali esitano a discutere della sostenibilità. Un fenomeno noto come “greenhushing” – ovvero evitare di parlare di sostenibilità per timore di reazioni avverse.
Stando al sondaggio, l’84% degli influencer ha riscontrato barriere che li hanno scoraggiati dal menzionare la sostenibilità nei loro contenuti, nonostante il 76% volesse affrontare l’argomento con maggiore frequenza.
Quali sono le preoccupazioni degli influencer?
Le preoccupazioni emerse dalla ricerca variano. Il timore di essere etichettati come “greenwasher”, ovvero chi si nasconde dietro una falsa immagine ecologica, preoccupa oltre un terzo degli intervistati.
Altri temono che la definizione stessa di sostenibilità possa cambiare nel tempo, o che la loro mancanza di conoscenza possa esporli a critiche. Il rischio di “cancellazione” – ovvero essere boicottati dai follower per errori o incomprensioni – è un altro timore rilevante.
Molti influencer però vorrebbero avere maggiore accesso a contenuti “sostenibili”
Ma c’è anche una luce in fondo al tunnel: la stessa ricerca ha rilevato che una schiacciante maggioranza (91%) degli influencer apprezzerebbe maggiore accesso a risorse e contenuti sulla sostenibilità, nonché supporto per affrontare i commenti del pubblico.
Unilever lancia una nuova iniziativa
Ed è qui che entra in gioco l’iniziativa di Unilever. La compagnia ha lanciato una “coalizione di partner”, includendo esperti di sostenibilità di Count Us In, con l’obiettivo di fornire agli influencer gli strumenti e la formazione necessari per affrontare con sicurezza le questioni ambientali.
Questo movimento cross-settoriale intende accelerare la creazione e la diffusione di contenuti sulla sostenibilità accurati e basati sulla scienza, combinando le forze di influencer, organizzazioni no-profit e marchi di vario genere.
Rebecca Marmot, responsabile della sostenibilità di Unilever, esprime ottimismo riguardo alla nuova iniziativa.
Sottolineando l’importanza di contenuti informativi e significativi, Marmot sottolinea: “I contenuti di sostenibilità sui social media hanno il potenziale per promuovere comportamenti più sostenibili. Gli influencer hanno un impatto significativo sulle scelte ecologiche dei consumatori.”
Con la Climate Week NYC 2023 alle porte, sembra che Unilever stia gettando le basi per una collaborazione che mira a cambiare il panorama dei social media, rendendolo più verde, più informato e, soprattutto, più autentico.