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Al via al crowfunding anche per le SRL: ecco le novità

Al via al crowfunding anche per le SRL: ecco le novità
  • PublishedGiugno 14, 2023

Il crowdfunding, o finanziamento partecipativo, si conferma come uno strumento di finanziamento sempre più rilevante per le imprese. Fino ad oggi, questa forma di raccolta fondi era stata principalmente adottata da società di capitali come le spa e le start-up innovative. Tuttavia, una recente delibera emessa dalla Consob ha aperto le porte anche alle srl “ordinarie”, offrendo loro la possibilità di accedere a questa modalità di finanziamento.

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Un provvedimento che permette l’ampliamento dell’uso del crowfunding

La delibera in questione, la n. 22720 del 1° giugno 2023, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 134 del 10 giugno 2023. Questo provvedimento recepisce le modifiche al Testo unico della finanza (Tuf, art. 100-ter) introdotte dal decreto legislativo n. 30 del 10 marzo 2023, che riguarda i servizi di crowdfunding. La decisione assunta dalla Consob rappresenta una significativa opportunità per le srl, che spesso incontrano maggiori difficoltà nel reperire finanziamenti alternativi al tradizionale credito bancario.

Da ora in poi, le srl potranno beneficiare del crowdfunding per potenziare le loro capacità di finanziamento sul mercato dei capitali. Questa apertura consentirà loro di adottare regole più semplici e snelle, derogando rispetto a quanto stabilito dall’art. 2468 c.c., primo comma. Sarà compito della Consob e della Banca d’Italia fungere da autorità competenti per le norme operative e l’attuazione del regolamento Ue 2020/1503, che disciplina l’attività dei fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese. È importante sottolineare che i fornitori di tali servizi potranno essere sanzionati con ammende fino a cinquecentomila euro in caso di violazioni.

Regole semplificate per le SRL

Le regole per le srl che intendono usufruire del crowdfunding sono state semplificate. Gli investitori potranno sottoscrivere le quote di partecipazione tramite intermediari abilitati, come banche e società finanziarie, che forniranno informazioni dettagliate sull’offerta. Inoltre, l’alienazione delle quote da parte dei sottoscrittori o degli acquirenti successivi potrà avvenire semplicemente mediante l’annotazione del trasferimento nei registri tenuti dagli intermediari, senza necessità di un contratto scritto.

Per quanto riguarda gli investitori, sarà necessario conferire mandato agli intermediari incaricati per l’intestazione delle quote e ricevere una certificazione che attesti la titolarità delle stesse. È importante notare che queste quote non potranno essere trasferite a terzi e non costituiranno uno strumento valido per il trasferimento della proprietà. Tuttavia, gli investitori avranno la possibilità di richiedere l’intestazione diretta delle quote a loro nome e saranno in grado di alienarle successivamente.

La Banca d’Italia disciplinerà le regole

La Banca d’Italia avrà il compito di disciplinare l’operato dei fornitori di servizi di crowdfunding e di garantire l’osservanza del regolamento Ue 2020/1503. La mancata applicazione corretta delle regole del crowdfunding comporterà sanzioni per i fornitori di servizi, che potranno arrivare fino a cinquecentomila euro.

L’apertura del crowdfunding alle srl rappresenta un importante passo avanti per il mondo delle piccole e medie imprese italiane, offrendo loro nuove opportunità di finanziamento. Questa decisione contribuirà ad ampliare l’accesso al capitale per le srl e favorirà la crescita e lo sviluppo dell’economia del nostro Paese. Le srl potranno finalmente beneficiare di un’alternativa concreta al tradizionale credito bancario, rafforzando così il tessuto imprenditoriale italiano.

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