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Decreto lavoro in esame al Senato. Tra le misure: taglio al cuneo fiscale, smartworking e assegno di inclusione

Decreto lavoro in esame al Senato. Tra le misure: taglio al cuneo fiscale, smartworking e assegno di inclusione
  • PublishedGiugno 23, 2023

Il Decreto lavoro al momento si trova in esame al Senato. Sono state introdotte varie misure che andranno a incidere sul mondo del lavoro italiano. Tra le misure principali ci sono: taglio del cuneo fiscale, reddito di inclusione che sostituirà il Reddito di Cittadinanza, tetto di esenzione per i fringe benefit, novità sullo smart working.

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Le principali disposizioni del nuovo Decreto Lavoro che supera l’esame iniziale

Il Decreto Lavoro ha superato l’esame iniziale. Questo è stato arricchito da diverse disposizioni che potranno modificare diverse leggi attualmente in vigore, tra quelle più attese c’è sicuramente la proroga dello smart working.

Fringe Benefit, esenzione da tasse e contributi

La soglia di esenzione fiscale prevista per i fringe benefit che vengono forniti dai datori di lavoro (come i buoni pasto oppure i bonus per le bollette) sarà aumentata dalla somma attuale pari 258 euro a 3.000 euro. Tuttavia, questa esenzione si applicherà solo ai dipendenti che hanno dei figli a carico. Inoltre, grazie alle misure di copertura aggiuntive, i fringe benefit verranno esentati non solo dalle tasse, ma anche dai contributi previdenziali.

Rinnovo dei contratti a termine

Nel corso dei primi 12 mesi, i contratti a termine possono non solo essere prorogati, ma potranno essere rinnovati “liberamente”, senza che siano necessarie specifiche causali. Dopo il periodo iniziale, il rinnovo verrà consentito solo previa indicazione delle causali.

Assegno di inclusione

I beneficiari dell’assegno di inclusione che hanno dei figli con un’età inferiore ai 14 anni dovranno accettare un’offerta di lavoro a tempo indeterminato solo se l’occupazione si trova entro 80 km o è raggiungibile in 2 ore con i mezzi pubblici.

Per le offerte di lavoro a tempo determinato o in somministrazione, oltre alla distanza di 80 km, è richiesto che sia raggiungibile entro 2 ore con i mezzi pubblici. Inoltre, la platea di beneficiari dell’assegno di inclusione si sta ampliando e sembra che potrebbe includere anche le persone che si trovano in cura presso i servizi socio-sanitari. La presentazione delle domande per l’assegno verrà svolta direttamente al Caf convenzionato con l’Inps.

Smart Wordking: possibile proroga

Secondo una prima disposizione, lo smart working doveva concludersi entro il 30 giugno sia nel settore privato sia nel settore pubblico. Adesso invece, si sta pensando di fornire un’eventuale proroga fino al 31 dicembre nel settore privato per i lavoratori fragili e per i genitori che hanno figli con un’età al di sotto dei 14 anni. Nella pubblica amministrazione, la proroga potrebbe essere valida solo fino al 30 settembre e in via esclusiva per i soggetti fragili.

Lavoratori del turismo: si avvicina il bonus estivo?

I lavoratori che operano nel settore turistico, compresi chi è impiegato negli stabilimenti termali, riceverà un bonus estivo per il lavoro svolto dal 1° giugno fino al 21 settembre 2023. Il bonus dovrebbe essere pari al 15% della retribuzione lorda ricevuta per il lavoro notturno e gli straordinari. Questo sarà considerato un trattamento integrativo speciale che non dovrebbe concorrere al reddito dei beneficiari.

Libretto Famiglia

Si potrà richiedere l’acquisto del “libretto famiglia”, un servizio offerto dall’Inps per pagare prestazioni di lavoro occasionale come lavori domestici, babysitter o ripetizioni, potrà essere effettuato anche presso le tabaccherie, oltre che tramite la piattaforma informatica dell’Inps e gli uffici postali.

Risorse per gli infortuni sul lavoro

Si pensa a incrementare le risorse per gli infortuni sul lavoro. Nel dettaglio, il fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro sarà incrementato di 5 milioni di euro per quest’anno.

Inoltre, attualmente è stato presentato anche un emendamento al decreto lavoro, approvato dal Senato, che prevede l’aggiunta di risorse pari a 20 milioni di euro per il pensionamento anticipato dei giornalisti che sono iscritti all’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (INPGI) dipendenti dalle imprese editrici di giornali quotidiani, periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale.

Queste misure rappresentano uno sforzo per promuovere la flessibilità e il sostegno nell’ambito del lavoro in Italia, offrendo nuovi incentivi fiscali, estendendo la pratica dello smart working e ampliando i benefici per diverse categorie di lavoratori.

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