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Google annuncia i nuovi modelli di IA Open Source Gemma

Google annuncia i nuovi modelli di IA Open Source Gemma
  • PublishedFebbraio 23, 2024

Nell’universo in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, Google ha fatto un ulteriore passo avanti annunciando i modelli open source Gemma, consolidando la sua posizione come tra i protagonisti nell’innovazione IA.

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Questa mossa segue la recente presentazione di Gemini Advanced, un modello AI di livello “Ultra” per compiti di alta complessità, e Gemini 1.5, pensato per il settore aziendale. Con Gemma, Google apre le porte a sviluppatori e ricercatori, permettendo loro di esplorare e costruire sulla base di una tecnologia avanzata senza precedenti.

Gemma: un lavoro congiunto Google DeepMind

Gemma è il risultato del lavoro congiunto di Google DeepMind e altri team di Google, e prende il nome dal latino “gemma”, che significa pietra preziosa. Il progetto riflette l’ambizione dell’azienda di fungere da catalizzatore per l’innovazione, fornendo gli strumenti necessari per promuovere la collaborazione e garantire un utilizzo responsabile dell’AI.

I modelli sono disponibili in due versioni, Gemma 2B e Gemma 7B, entrambi con un numero impressionante di parametri, rispettivamente due e sette miliardi, che condividono infrastrutture e componenti tecnici con il loro predecessore Gemini.

Democratizzare l’accesso all’IA?

La strategia di Google, che ricorda quella adottata da Meta nel rendere disponibili codici di base per lo sviluppo di chatbot, mira a democratizzare l’accesso all’intelligenza artificiale. Offrendo questi modelli gratuitamente, Google non solo facilita lo sviluppo di nuove applicazioni AI ma promuove anche un ecosistema dove le prestazioni non sono monopolio dei modelli di dimensioni maggiori.

Questa apertura è parte di un’offerta più ampia che include incentivi come crediti di servizio cloud e partnership strategiche, come quella con Nvidia, assicurando che i modelli Gemma funzionino ottimamente sulle apparecchiature di punta del settore.

Le soluzioni AI open source tra le più interessanti da provare

L’apertura verso l’open source da parte di Google riflette una tendenza più ampia nel campo dell’intelligenza artificiale, sostenuta anche dal Rapporto 2023 sull’AI open source della Linux Foundation.

Secondo il rapporto, una percentuale significativa di aziende mostra una preferenza per le soluzioni di AI generativa open source rispetto a quelle proprietarie, valorizzando aspetti come velocità, privacy, capacità e collaborazione.

Google e altri giganti tecnologici si stanno contendendo l’attenzione degli sviluppatori, cercando di attrarli verso i propri ecosistemi con la promessa di modelli di alta qualità e incentivi all’uso delle loro piattaforme e servizi.

Con il lancio di Gemma, Google non solo riafferma il suo impegno verso l’innovazione e la collaborazione nel campo dell’intelligenza artificiale ma si posiziona anche come un protagonista chiave nella corsa verso un futuro dell’AI caratterizzato dall’open source.

Questa direzione non solo promette di accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie ma anche di rendere l’AI più accessibile e inclusiva, spianando la strada a un’era di scoperte e applicazioni senza precedenti.

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