Il Valore di “X” precipita: l’ex-twitter vale meno della metà rispetto a quando è stato acquistato
Un vero e proprio terremoto finanziario ha scosso il mondo dei social media nell’ultimo anno. Il colosso che un tempo era conosciuto come Twitter, ora ribattezzato “X” dal suo controverso proprietario Elon Musk, ha perso oltre la metà del suo valore dall’acquisto effettuato dal magnate della tecnologia.
Stando a quanto riportano fonti autorevoli quali il New York Times e Forbes, “X” oggi varrebbe circa 19 miliardi di dollari, una cifra ben lontana dai 44 miliardi sborsati da Musk un anno fa.
Una stima al ribasso
Il valore del social network, secondo documenti interni menzionati dalle prestigiose testate, è precipitato del 56%, con una perdita netta di 19 miliardi di dollari in un solo anno. Le azioni di “X” oggi viaggiano intorno ai 45 dollari l’una, un dato che conferma la significativa svalutazione dell’azienda.
Musk stesso, pochi mesi dopo l’acquisto, aveva esposto dubbi sulla valutazione iniziale, dichiarando di aver pagato il social network molto più del suo effettivo valore di mercato.
Malgrado i tentativi di retrocedere sull’accordo o di modificarlo, la transazione si è conclusa, e a marzo, attraverso una comunicazione ai suoi dipendenti, Musk aveva già ridimensionato il valore di “X” a 20 miliardi.
Un Rebranding Rischioso
L’illustrazione diffusa il 27 luglio 2023 mostra un utente con un telefono cellulare che espone il logo di “X” davanti alla pagina di Elon Musk, simboleggiando la rinascita del social network con una nuova identità.
Il cambiamento di marca, tuttavia, non ha sortito gli effetti sperati. Da Twitter a “X”, il social ha cercato di rinnovarsi, ma questa trasformazione sembra aver alienato utenti e inserzionisti, piuttosto che attrarli.
Cause Del Declino
L’esodo degli inserzionisti costituisce uno dei principali fattori dietro la crisi economica di “X”. Con un generale ridimensionamento dei budget pubblicitari dedicati ai social media, “X” pare aver subito una contrazione maggiore rispetto ai concorrenti, soprattutto per la sua minore attenzione verso la lotta contro la disinformazione e la discriminazione – tematiche ormai cruciali per le aziende che investono in pubblicità.
Inoltre, il rebranding ha causato una vera e propria “crisi d’identità”: la scomparsa di Twitter come marchio e la transizione a “X” non è stata accolta positivamente dal mercato e dagli utenti, che ora percepiscono il social come una piattaforma dove l’aggressività e l’insulto sono all’ordine del giorno.
Verso Il Futuro
Nonostante i turbolenti cambiamenti, “X” sta tentando di reinventarsi lanciando nuovi abbonamenti a pagamento: Basic, Premium e Premium+, con l’obiettivo di creare nuove fonti di reddito e attrarre differenti segmenti di utenza.
Con il suo carattere imprenditoriale e la notorietà di innovatore, Elon Musk è certamente abituato alle sfide.
Sarà interessante vedere se e come riuscirà a trasformare questo significativo calo di valore in un’opportunità di crescita e rilancio per il social media ora conosciuto come “X”.
La comunità finanziaria e tecnologica rimane in attesa, osservando con attenzione i prossimi mosse di quello che è stato uno dei cambiamenti di proprietà più tumultuosi e discussi nella storia dei social media.