Nuove case in aumento in Italia: l’analisi dell’Istat
Il tema dell’immobiliare è sempre uno dei più dibattuti anche nel nostro Paese. In molti infatti oggi si trovano a discutere su quali potrebbero essere le prospettive future delle nuove abitazioni che interesseranno l’Italia. Di fronte ad una carenza delle superfici abitabili, che influenza costi e ricerca spesso difficoltosa di nuove case, arrivano le previsioni positive da parte dell’Istat, che proprio sul campo immobiliare ha svolto un’analisi molto precisa. Vediamo quali sono i risultati dello studio dell’Istat per quanto riguarda le nuove case che interesseranno l’Italia.
Le prospettive positive dell’Istat sulle nuove case
L’Istat ha svolto un’indagine per comprendere anche più a fondo quali possano essere le opportunità abitative per gli italiani del futuro, arrivando a delle notizie molto precise, che lasciano ben sperare. Infatti, secondo l’istituto statistico noto in Italia, il nostro Paese è interessato da una crescita del 4,3% del numero delle nuove abitazioni.
Ma non è solo questo l’unico dato che fa sperare, visto che la superficie abitabile sarebbe anch’essa in crescita, del 3,9%. Tutto questo anche considerando il rilascio di nuovi permessi di costruire.
La situazione dell’edilizia non residenziale
Questi dati che sono ricchi di prospettive per il futuro lasciano pensare però a buone speranze per quanto riguarda l’edilizia residenziale. L’edilizia non residenziale, invece, sembra stia passando una fase “critica”.
Questo quadro emerge soprattutto se si considerano i confronti con il quarto trimestre del 2023. È chiaro, infatti, che rispetto a questo periodo che si è citato l’edilizia non residenziale registra una flessione dell’8,5%. In generale, però, rispetto al 2023, tutti gli ambiti dell’edilizia registrano un aumento generale e complessivo, perché anche la superficie degli immobili non residenziali è in crescita del 6,1%.
I commenti dell’Istat
Gli esperti dell’Istat sono soddisfatti di questa crescita congiunturale che ammonta a livelli piuttosto considerevoli. Nonostante le superfici non residenziali continuino ad avere un andamento oscillante, non si può trascurare, secondo gli analisti, che l’anno scorso comunque anche esse abbiano fatto da protagoniste.
Secondo gli esperti, il numero di abitazioni è ai livelli più elevati di quelli degli ultimi sette trimestri. Un dato sicuramente che lascia ben sperare per quanto riguarda la superficie utile abitabile e che fa pensare che le prospettive future siano piuttosto rosee.