Pavel Durov: arrestato il fondatore di Telegram in Francia
Pavel Durov, un imprenditore tecnologico di origine russa, è il fondatore di Telegram, una delle piattaforme di messaggistica più popolari e controverse al mondo. Recentemente, Durov è stato al centro dell’attenzione mediatica dopo essere stato arrestato in Francia con l’accusa di coinvolgimento in attività criminali, inclusi reati legati alla criminalità organizzata, come transazioni illecite, pornografia infantile, frode e il rifiuto di collaborare con le autorità.
Chi è Pavel Durov?
Pavel Durov, nato nel 1984, è un multimiliardario russo noto per la sua inclinazione verso la libertà di espressione e l’innovazione tecnologica.
È diventato famoso inizialmente come fondatore di VKontakte (VK), la più grande piattaforma di social media in Russia. Tuttavia, il suo rifiuto di conformarsi alle richieste del governo russo di censurare le comunità di opposizione su VK lo ha portato a lasciare il Paese nel 2014. Questo episodio ha segnato l’inizio del suo esilio volontario e ha rafforzato la sua immagine di paladino della libertà digitale.
Nel 2013, Durov ha fondato Telegram, un’app di messaggistica che ha rapidamente guadagnato popolarità grazie alla sua forte enfasi sulla privacy e sulla sicurezza delle comunicazioni. Attualmente, Durov gestisce Telegram da Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dove vive e ha ottenuto la cittadinanza. Ha anche la cittadinanza francese, ma la Russia continua a considerarlo un cittadino russo.
Durov è conosciuto per la sua rigida posizione in favore della libertà di parola, come ha dichiarato in un’intervista ad aprile 2023, dove ha affermato che avrebbe ignorato le richieste delle autorità di rimuovere contenuti che non fossero in linea con i valori di Telegram riguardo alla protezione della libertà di espressione e della privacy.
Cos’è Telegram?
Telegram è un’app di messaggistica lanciata da Durov nel 2013, che nel corso degli anni è cresciuta fino a diventare una delle principali piattaforme di comunicazione al mondo, con oltre 950 milioni di utenti attivi mensili. L’app è particolarmente popolare in Russia, Ucraina, Iran e Hong Kong, dove è stata adottata da gruppi pro-democrazia e altri movimenti sociali.
Uno degli aspetti che distingue Telegram dalle altre piattaforme di messaggistica, come WhatsApp, è la possibilità di creare gruppi con un numero molto elevato di membri, fino a 200.000 utenti, rispetto al limite di 1.000 utenti di WhatsApp. Questo ha reso Telegram una piattaforma ideale per grandi comunità e per la diffusione di informazioni su larga scala.
Telegram offre anche la crittografia end-to-end, una caratteristica che assicura che i messaggi possano essere letti solo sui dispositivi di chi li invia e li riceve.
Tuttavia, questa impostazione non è predefinita, il che significa che non tutti i messaggi sono automaticamente protetti da crittografia completa. La piattaforma ha ricevuto critiche per il modo in cui viene gestita la moderazione dei contenuti, con alcuni esperti che sostengono che Telegram abbia standard più deboli rispetto ad altre app di messaggistica nel controllo di contenuti estremisti o illegali.
Telegram è stata anche al centro di polemiche per la diffusione di disinformazione e per l’uso della piattaforma da parte di gruppi cospirazionisti, neonazisti e terroristi. In particolare, nel Regno Unito, Telegram è stata accusata di ospitare canali di estrema destra che hanno giocato un ruolo significativo nell’organizzazione di disordini violenti.
L’arresto di Pavel Durov
L’arresto di Pavel Durov in Francia è stato un evento sorprendente e ha sollevato molte domande, soprattutto in Russia. Le autorità francesi hanno dichiarato che l’arresto è avvenuto nell’ambito di un’indagine sulla criminalità informatica, con accuse che includono transazioni illecite, pornografia infantile, frode e il rifiuto di rivelare informazioni alle autorità.
Telegram ha risposto all’arresto affermando che è assurdo ritenere la piattaforma o il suo proprietario responsabili dell’abuso della piattaforma stessa.
La società ha sottolineato che la moderazione dei contenuti su Telegram è conforme agli standard del settore e che l’azienda continua a migliorare i suoi meccanismi di controllo.
Telegram ha anche ribadito il suo impegno nel rispettare le leggi dell’Unione Europea, tra cui il Digital Services Act, che mira a garantire un ambiente online sicuro e responsabile.